Passa a larga maggioranza il primo dei provvedimenti di peso di questa seduta cioè il progetto sulle intercettazioni. 51 i consiglieri presenti con un esito di 46 voti favorevoli 2 contrari, 3 non votanti. Massima condivisione sulle linee della legge che già in commissione aveva registrato convergenze tra maggioranza e opposizione, lo stesso per la successiva, sulle Rogatorie, approvata con 35 sì, 4 astenuti e 1 non votante. Un clima bipartisan, entrambi gli articolati sono stati approvati con voto palese. Fino alla terza legge, quella sulle società anonime. Negli interventi e soprattutto nelle repliche si scalda la discussione. “La legge significa la fine dell’anonimato societario - dice l’ opposizione - del segreto bancario”. “Le regole cambiano per tutti, non solo per chi ha agito illegalmente”. Affermazioni per la maggioranza che generano solo turbativa al sistema.
"Alle società anonime va dato atto di aver contribuito allo sviluppo economico del paese, il problema – ribadisce il Patto – è che non ci sono stati i controlli". Ma nel corso degli interventi si esce dal seminato per entrare negli attacchi personali. È un uno contro uno, uno contro tutti sui ruoli istituzionali ricoperti in passato, sul fatto e non fatto, sulle professioni ed eventuali incompatibilità con incarichi politici. Soprattutto per un provvedimento che vede la figura centrale dei notai, rappresentati in aula. Ci sono i richiami a superare le diatribe personali. Arrivano sia dai banchi della maggioranza che dell’ opposizione.
Linea tenuta dallo stesso Segretario all’Industria. Arzilli chiede di guardare avanti e non demonizzare uno strumento che ha dato risposte importanti, anche dal punto di vista occupazionale, ma "l’economia sammarinese deve svoltare". Appello che non cade nel vuoto. 47 i voti favorevoli due soli i contrari.
Giovanna Bartolucci
"Alle società anonime va dato atto di aver contribuito allo sviluppo economico del paese, il problema – ribadisce il Patto – è che non ci sono stati i controlli". Ma nel corso degli interventi si esce dal seminato per entrare negli attacchi personali. È un uno contro uno, uno contro tutti sui ruoli istituzionali ricoperti in passato, sul fatto e non fatto, sulle professioni ed eventuali incompatibilità con incarichi politici. Soprattutto per un provvedimento che vede la figura centrale dei notai, rappresentati in aula. Ci sono i richiami a superare le diatribe personali. Arrivano sia dai banchi della maggioranza che dell’ opposizione.
Linea tenuta dallo stesso Segretario all’Industria. Arzilli chiede di guardare avanti e non demonizzare uno strumento che ha dato risposte importanti, anche dal punto di vista occupazionale, ma "l’economia sammarinese deve svoltare". Appello che non cade nel vuoto. 47 i voti favorevoli due soli i contrari.
Giovanna Bartolucci
Riproduzione riservata ©