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Consiglio: riflettori puntati sulla sanità

17 mar 2016
Sala Consiglio
Sala Consiglio
Passano con procedura d'urgenza le modifiche alla legge elettorale e in ambito referendario. Cambiano diverse cose, come la possibilità, per gli ospiti di strutture convenzionate con l'Iss, di votare anche all'Ospedale di Stato. Gli occhi di maggioranza ed opposizione rimangono poi tutti puntati lì, sull'Ospedale. Il dibattito sulla Sanità arriva dopo l'audizione dei vertici Iss in Commissione, quindi l'Aula ha dalla sua dati precisi per riflessioni e critiche. Francesco Mussoni ribadisce che l'Iss è un bene del paese, da tutelare, e non uno strumento di lotta politica. Negli ultimi tempi lo ripete spesso, teme che venga meno quella fiducia essenziale ad un'azienda che opera con l'esterno e produce reddito. Riguardo all'odg dell'opposizione in cui si chiede al Congresso di Stato se c'è ancora fiducia verso il Direttore Generale, Mussoni conferma, a nome del Governo: c'è fiducia all'unanimità. Chiede di ritirarlo. E sospetta che il dibattito politico sia piuttosto contro di lui. “In tal caso, dice, lo si palesi”. Poi, ammette: quando sono arrivato ho trovato una situazione confusionaria. Da 20 anni c'è stata una gestione allegra e clientelare del personale; lo Stato ha fatto leva sulla liquidità dell'Iss, ha attinto ai fondi pensione. Si dice scioccato, ma in un momento straordinario di complessità – spiega - nel 2011 sono state fatte scelte finanziarie poi confermate nel 2012. Le complessità di oggi sono dunque figlie di un passato più o meno lontano, a cui è seguita una fase storica con problemi di bilancio. E punta il dito su scelte politiche strutturali che andavano fatte molto prima. La sua analisi non soddisfa però l'opposizione, che affila le armi e parte all'attacco. Tornano nuovamente le questioni della libera professione e del Centro Azzurro. Chiede Paolo Crescentini: perché non utilizzare gli spazi dell'ospedale piuttosto che una struttura inadempiente verso lo Stato per migliaia di euro? Si vuole aiutare forse qualcuno? Elena Tonnini domanda invece a chi si riferisca Mussoni quando parla di strumentalizzazione, a Maggioranza o all' Opposizione? E critica una gestione partitica dei vertici e del Comitato Esecutivo con drenaggio di risorse pubbliche. Le fa eco Marco Podeschi: quale partito – chiede a Mussoni - ha avuto la responsabilità politica dell'Iss negli ultimi otto anni? Gli sprechi sono cosa nota, non li nasconde neppure Fabio Berardi, lui stesso in passato Segretario alla Sanità. C'è anche chi, come Marino Riccardi e Roberto Venturini, si dicono preoccupati per il referendum sul tetto massimo degli stipendi. Avvertono di fare attenzione, perché si vanno a toccare i medici. Roberto Ciavatta, sul contratto: “non accettiamo – dice - che i professionisti dell'Iss vengano tolti dalla Pubblica Amministrazione”. Si possono trovare altre soluzioni per venire incontro alle specificità. Poi, l'attacco di Ap. Rimprovera al Governo di non aver fatto distinzione tra un amministrativo e un chirurgo. “Trattando tutti alla stessa maniera – dice Valeria Ciavatta – si creano discriminazioni”. E richiama alla responsabilità chi ha ruoli di vertice.

MF

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