La maggioranza si confronta sulla spending review perchè ci sono da far quadrare i conti del bilancio 2015. Per la liquidità di cassa si lavora su soluzioni interne mentre si smentiscono le voci che in questi giorni ipotizzano richieste di prestito da centinaia di milioni di euro. C'è già la norma per finanziare il disavanzo e il bilancio deve fare i conti con l'accumulo di ben 6 esercizi di deficit. Quest'anno l'obiettivo sembra essere quello di arrivare a un segno negativo contenuto e comunque non superiore a quello che farà registrare l'assestato 2014: vale a dire - 14 milioni di euro. Si punta insomma a una cifra sostenibile sotto il profilo della gestione, per non generare un disavanzo che debba poi essere finanziato. Insomma non si vuole incrementare il debito. Passo obbligato quindi una applicazione più decisa della spending review che vuol dire contenere la spesa, trovando l'equilibrio tra la riduzione degli eccessi e il reperimento delle risorse necessarie all'erogazione di tutti i servizi dello Stato. Il bilancio 2015, stando alle prime anticipazioni, parte da presupposti diversi rispetto al passato perchè la riforma fiscale dovrebbe superare quei provvedimenti che hanno pesato nelle tasche dei sammarinesi. Non sembra infatti che il governo stia lavorando alle ipotesi di tassazione degli esercizi precedenti. Quest'anno, anticipa la maggioranza, la sfida sarà quella di trovare le risorse per gli investimenti, per avviare quelle opere infrastrutturali funzionali allo sviluppo. Stando ai tecnici infatti, la parabola discendente del deficit si sta fermando e, seppure in rosso, siamo in una situazione di stabilità dei conti pubblici. Adesso serve il rilancio. Certo è che i tagli devono diventare strutturali per mantenere bassa la spesa corrente e che quando si parla di tagli sono dolori. Un primo assaggio lo abbiamo avuto nei giorni scorsi con la querelle che ha avuto per protagonisti Alleanza Popolare e Francesco Mussoni. La spending review "dovrebbe essere da tempo una priorità di tutti i segretari di Stato, e non solo di alcuni" ha commentato Ap all'indomani delle dichiarazioni contro ulteriori tagli al budget della sua segreteria. Mussoni ha persino ventilato l'ipotesi di poter abbandonare l'incarico in caso di un ulteriore indebolimento delle risorse a disposizione nella Finanziaria 2015.
Sonia Tura
Sonia Tura
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