Repubblica Futura interviene in questa fase politica parlando di "confusione" e "scarsa trasparenza". Secondo il partito, sarebbe stato meglio far occupare un Governo di questioni come i rapporti con le organizzazioni internazionali e il bilancio, per poi attivare le procedure elettorali per votare a gennaio, febbraio o in primavera, così da evitare, scrive Rf, "lo spettro dell'esercizio provvisorio".
Quest'ultima eventualità, spiega, "sarebbe un colpo pesantissimo alla nostra credibilità di Paese". Il partito torna a parlare del cosiddetto tavolo "istituzionale", mettendo in evidenza le recenti perplessità di forze sociali e datoriali sui suoi effetti concreti. Repubblica Futura afferma che si impegnerà per raggiungere almeno un bilancio minimale e tecnico: unico risultato raggiungibile con il tavolo, sempre secondo la forza politica. Infine un accenno ad una possibile "restaurazione".
Repubblica Futura vuole "affossare" il tavolo di confronto, accusa invece Rete che risponde a chi accusa le opposizioni di irresponsabilità. È stato il movimento, si legge in un comunicato, a "rispondere alle perplessità di parti sociali ed economiche per il ritardo con cui sono state convocate" e a "chiedere a tutte le parti di partecipare all'incontro con il Fondo Monetario per presentarsi come corpo unico". Crediamo nel confronto, dicono gli esponenti del movimento.