“Credo che Mattarella abbia agito così perché temeva che lo spread, e la vulnerabilità dell'economia italiana, stesse già cominciando a spaventare i mercati”. Questa la lettura di Alan Friedman sulla drammatica giornata di ieri. Ancora una volta, insomma, lo spread – ovvero la differenza di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani, i Btp, e quelli tedeschi, detti Bund – torna ad essere elemento centrale delle dinamiche politiche italiane. Un indice – lo spread – utilizzato come parametro di riferimento per determinare la stabilità economica di un Paese, in relazione al contesto internazionale. Per il Presidente Mattarella – infatti, secondo Friedman –, più che il nome di Savona avrebbe influito la sensazione che fosse in atto una deriva anti-euro che potesse creare problemi. Ad Alan Friedman abbiamo anche chiesto se vi siano analogie tra quanto avvenuto ieri, e i fatti che portarono – nel 2011, con lo spread alle stelle – alle dimissioni dell'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
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