La Csu risponde a stretto giro di posta ad Ssd e scrive che la disponibilità al dialogo della maggioranza finora è solo una presa in giro. Sulla patrimoniale ha tirato dritto, sottolinea, nonostante la richiesta sindacale fosse sostenuta da migliaia di persone che allo sciopero generale del 30 maggio e ha la faccia tosta di attribuire alla CSU un linguaggio che creerebbe un clima poco sereno, quando sono loro stessi che alimentano lo scontro sociale, prendendo decisioni che ignorano la volontà espressa dai molti cittadini che partecipano alle iniziative sindacali. Se la maggioranza vuole veramente unire e non dividere, conclude la nota, la smetta con i suoi atteggiamenti autoritari e autoreferenziali e si renda disponibile a considerare sul serio le richieste sindacali, dando fin dai oggi dei segnali precisi.
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