A lavori consiliari conclusi la DC rilancia la maggioranza confermando il proprio impegno all’insegna del “fare”, per continuare anche in questa seconda parte della legislatura - scrive il pdcs - a mantenere fede al mandato ricevuto dai propri elettori, realizzando gli obiettivi ancora mancanti, indicati nel programma di Governo, per dare sostenibilità al Paese e rilanciarne sviluppo ed economia. Piena convergenza sulla nomina del Presidente di Banca Centrale - sottolinea la nota - e anche il confronto su Cassa di Risparmio, si è concluso con un indirizzo votato ad amplissima maggioranza, l’astensione di UPR e Cittadinanza Attiva e soli 6 voti contrari. L’indicazione data dall’Aula affinché lo Stato avvii una trattativa con la Fondazione, per rivedere gli accordi e definire una quota partecipativa dello Stato più rappresentativa del capitale investito, va nella direzione indicata dal Fondo Monetario Internazionale e, rimarca la Dc, costituisce una forte garanzia rispetto ai capitali impiegati per la patrimonializzazione dell’Istituto, almeno fino a quando non venga recuperato lo stanziamento da parte dello Stato, e la banca possa tornare ad una piena autonomia gestionale. Anche la progressiva revisione della dirigenza punta a una più ampia collegialità nella gestione da parte della degli organismi direttivi, senza creare discontinuità con la gestione attuale che, sottolinea la nota, con la recente approvazione del Piano Pluriennale di Recupero, ha contribuito a definire gli indirizzi per l’uscita di Cassa di Risparmio dalla situazione di stallo economico.
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