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Elezioni: Dc primo partito, bene Psd e crollo di Rete, le ultime indiscrezioni sulle preferenze

Libera invece non brilla, ma rimane il secondo partito del Paese. Tra le liste non coalizzate buon risultato per Dml e Rf

di Mauro Torresi
10 giu 2024

La Democrazia Cristiana si impone come prima forza del Paese, con il 34,14%. Il Pdcs fa meglio del 2019 quando aveva ottenuto il 33,34% diventando, anche all'epoca, partito di maggioranza relativa. Insieme ad Alleanza Riformista, al 6,98%, la coalizione a traino Dc raggiunge il 41,49%.

Exploit per il Psd che arriva al 12,19%. Libera invece non brilla, fermandosi al 15,75%, pur mantenendo il titolo di seconda forza politica di San Marino. Libera/Ps e Psd totalizzano, insieme, il 28,29%. Bene sia Repubblica Futura che Domani Motus Liberi che crescono in confronto alla precedente tornata, rispettivamente all'11,99% e all'8,47%. Tonfo invece di Rete che, con il 5,07%, ha rischiato di non superare lo sbarramento. Demos resta fuori dai giochi fermandosi al 4,69%. Tra i 19.449 votanti le schede bianche o nulle sono state 1.269 (il 6,52%).

Ora si apre la partita dei posti in Consiglio. Secondo i dati ufficiali, il maggior numero di seggi va alla Dc: 22. Quattro spettano ad Alleanza Riformista. 26, quindi, il totale della coalizione. Libera si ferma a 10 che, insieme agli otto del Psd, porta la loro alleanza a 18 consiglieri. Tra le liste non coalizzate Rf fa meglio delle altre, con 8 seggi, seguita da Domani Motus Liberi (5) e Rete (3).

L'attenzione ora è tutta per le preferenze. In attesa dell'ufficialità, nelle scorse ore è stato un susseguirsi di indiscrezioni: Gian Carlo Venturini (Dc) sarebbe il più votato in generale. Tra i più amati dagli elettori, sembra, anche Federico Pedini Amati (Psd). Nelle rispettive liste, ottimi risultati, sempre in base a indiscrezioni, per Matteo Ciacci di Libera, così come per Nicola Renzi in Rf, Fabio Righi per Domani Motus Liberi e Rossano Fabbri in Ar. Il più votato per Rete sarebbe Gian Matteo Zeppa e Carlo Boffa per Demos. Ma si parla ancora di ipotesi.






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