Sul tavolo del Consiglio Centrale del Pdcs il programma elettorale, in un'analisi preliminare in cerca di spunti e suggerimenti. Punto di partenza le proposte formulate dal partito nell'ambito delle attività dei gruppi di lavoro ed emerse dal confronto con le parti economiche e sociali durante la Conferenza Programmatica. Viene dunque riproposto un approccio non piegato su una politica di rigore mirata a chiudere i buchi, ma di prospettiva. Partire dai problemi non limitandosi – spiega il Presidente Luca Beccari - “ad arginare l'onda d'urto delle criticità, ma guardare oltre, allo sviluppo e alla crescita. Attenzione, poi, a famiglia, vita, sussidiarietà, “elementi di coesione sociale e di aiuto reciproco, valori in cui si rispecchia il partito. Non è mancato un riferimento alla sanità e alle sue “tematiche irrisolte”.
Per il Pdcs va definita una mission dell'istituto. Anche qui, come per l'economia, secondo via delle Scalette si è ragionato per emergenza ma non in prospettiva. “Va ridefinito il ruolo dell'Iss - chiarisce Beccari - e che tipo di sistema sanitario vogliamo avere”. Una priorità saranno professione medica e reclutamento di figure per potenziare l'ospedale. E ancora: territorio e turismo, in un excursus ad ampio raggio che permetterà alla direzione di pendere spunto dalle varie idee per mettere nero su bianco una proposta concreta. “Poca filosofia ma molto contenuto”, è il motto di Beccari. “E' finito – dice - il tempo di programmi onnicomprensivi per accontentare tutti”. Il programma della Dc dovrà essere “onesto e con proposte mirate e concrete. Nell'ottica di una visione paese”. Prima di depositarlo dovrà essere approvato dal Consiglio Centrale.