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Il Psd apre la stagione congressuale: "Il partito rinasce e spinge al cambiamento"

In futuro l'ipotesi aggregazione con Libera per creare “qualcosa di grande a sinistra”

di Monica Fabbri
9 set 2024
Nel video l'intervista a Gerardo Giovagnoli
Nel video l'intervista a Gerardo Giovagnoli

Il Psd inaugura la stagione dei Congressi: appuntamento 26 e 27 ottobre al teatro Titano. Oggi parte la campagna di adesione con un messaggio in continuità con la campagna elettorale: il claim “a un passo dalle stelle” guarda alla firma dell'Accordo UE, con il Presidente Luca Lazzari che ribadisce la posizione del partito “non ideologica” ma di apertura verso un rapporto che rappresenta la “chiave di volta per la trasformazione del paese”.

L'Accordo di Associazione – dice il Segretario Gerardo Giovagnoli - può fare da cornice un po' a tutto, perché riguarda aspetti economici, lavorativi, libertà personale e collocazione all'interno di un ambito ben definito. In questo quadro da delineare dobbiamo inserire dei pilastri per fare in modo che i nostri aspetti fondamentali che hanno fatto funzionare la Repubblica negli ultimi decenni, ovvero welfare, socialità, solidarietà interna e occupazione sostanzialmente piena permangano, però vincendo le sfide di questi decenni, che hanno a che fare con aspetti mai visti prima, problemi demografici e relativi ad un bilancio che per la prima volta si trova a fronteggiare il debito internazionale. Ecco, noi dobbiamo in qualche modo fluidificare questo aspetto di omogeneizzazione della risoluzione dei problemi mantenendo però i nostri ideali”.

Il risultato elettorale – afferma Silvia Cecchetti – ha premiato il coraggio nel mettere al centro il rinnovamento e nell'aver creduto nel rilancio, piattaforma di partenza del Congresso, che celebrerà la rinascita del Psd e la sua spinta al cambiamento. Nel futuro la possibilità di creare con l'alleato di Libera “qualcosa di grande a sinistra”. Giovagnoli chiede “uno sforzo di aggregazione”. “Credo debba esserci un amalgama – spiega - per fare in modo che il risultato finale siano dei partiti singolarmente più funzionali e la possibilità di aggregazione su cui dobbiamo iniziare il percorso, inevitabile nel momento in cui noi ci chiamiamo Partito dei Socialisti e dei Democratici e siamo stati i primi ad unire tutta la sinistra, e Libera che in questo momento è il partito più grande della sinistra. Queste due condizioni devono fare da guida al fatto che non si possa rimanere delle stesse condizioni attuali per la prossima campagna elettorale”.

Fieri dei valori fondanti, della spinta riformista e di aver percorso “la strada giusta”, ora il Psd invoca un salto di qualità di tutta la politica, affinché sia preparata ad affrontare sfide e cambiamenti. Per Giovagnoli questa legislatura, senza scontri impossibili da gestire, potrà concordare modalità diverse su come fare funzionare le istituzioni: “E' una grande sfida, perché la politica ha bisogno di tempi di realizzazione, di digestione delle riforme mentre il resto corre. Dobbiamo concordare assieme alla minoranza delle regole del gioco che permettano alla maggioranza di fare la maggioranza, all'opposizione di fare opposizione, ma insieme di dare risposte al paese più efficaci, più velocemente”.





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