"Sarebbe colpa grave lasciare a se stessa o in mano a degli avventurieri l'onda svizzera, che presto diventerà anche onda italiana ed europea. Io provo a lanciare il sasso nello stagno e non nascondo la mano", scrive il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci (Pd) in una lettera aperta al segretario nazionale del suo partito Matteo Renzi. Mentre la Svizzera si spacca e chiude agli immigrati, Matteucci fa dunque la sua proposta: serve un tetto agli ingressi degli stranieri in Italia. "Non dobbiamo avere paura: il tema del limite del numero degli ingressi va affrontato. Abbiamo bisogno di un dibattito vero, anche duro se necessario, ne abbiamo bisogno adesso", scrive il sindaco titolando la sua lettera "Ci vuole una proposta del Pd sulla sostenibilità dell'immigrazione, ci vuole un limite al numero di ingressi". Il problema per Matteucci è tutto sociale e finora le soluzioni dei governi di centrodestra non hanno aiutato: "Nei tempi di crisi, e che crisi stiamo vivendo, le persone e le comunità cercano soluzioni. Quando le soluzioni tardano ad arrivare, si scatena la caccia ai capri espiatori. Una immigrazione tumultuosa e il fallimento delle ricette politiche in materia degli ultimi 20 anni si prestano alla perfezione. La destra e la Lega, che hanno a lungo dominato questo ventennio, se la sono cavata facendo la faccia feroce e non combinando un emerito nulla. Il Partito Democratico- sottolinea allora il primo cittadino- non deve avere paura di discutere e decidere su nuove regole che fissino un tetto al numero degli ingressi nel nostro Paese". Dunque, per Matteucci sul numero programmato "non si scappa": o "lo affrontiamo noi" o "il clima che c'è in giro gonfierà le vele della destra razzista. Perderanno i valori in cui crediamo. Perderà l'Italia. Perderanno i milioni di immigrati che vivono in Italia". Il sindaco dice di sapere che "è difficile" e che dopo la sua uscita "arriverà qualche sassata da sinistra: so che ci sarà fuoco amico, che però è di gran lunga preferibile all'incendio sociale che cova sotto la pelle delle nostre città. A Ravenna è così". Matteucci è sicuro di avere le carte in regola per parlare di immigrazione e lo ricorda a Renzi: "La destra mi etichettava come il sindaco della moschea perché ne ho autorizzato la costruzione. La destra mi etichetta come il sindaco degli immigrati: sono favorevole allo ius soli, al dimezzamento dei tempi per ottenere la cittadinanza, al diritto si voto, e un anno fa abbiamo eletto i due consiglieri comunali aggiunti votati dai 15.000 immigrati che vivono a Ravenna. Come vedi- si rivolge Matteucci al segretario Pd- alzo lo scudo contro le sicure sassate amiche che arriveranno". (DIRE)
Riproduzione riservata ©