Il patto per San Marino compie un anno di vita e le otto forze politiche che, pur provenendo da diverse esperienze, si sono coalizzate si interrogano sul futuro e sul compito della politica. Per questo l’esecutivo del Patto ha convocato gli stati generali della coalizione, per il 14 novembre nella sala riunioni dell’Ixò di Dogana. Nell’occasione le forze politiche dovranno coniugare ragionamento politico e riflessione sul futuro del Paese, dai cambiamenti del sistema alle prospettive di un piccolo stato, dalle potenzialità alle sfide internazionali oltre i confini dell’Italia, dall’adeguatezza del sistema alle nuove professionalità in un quadro di regole certe. Ap prosegue gli incontri con le altre forze politiche per illustrare la mozione conclusiva del suo Congresso. Rinnovamento e semplificazione del quadro politico le direttrici che l’assise ha chiesto di approfondire con le altre forze politiche. Di questo Ap ha parlato prima con Nps e poi con gli Eps. Le forze politiche di maggioranza si sono intrattenute anche sui temi dei rapporti con il governo e su percorsi che, superata la fase di emergenza, qualificheranno nel futuro l’operato del Patto per San Marino. Nuovo confronto tra il Psd e gli Eps sull’ordine del giorno congiunto in cui si chiede all’Italia di cambiare atteggiamento, che hanno concordato che su temi importanti per il paese è necessaria la condivisione di intenti e il dialogo tra le forze politiche. Si è parlato della situazione economica, su cui gli Eps presenteranno una serie di proposte, e di adesione all’Europa, la strada migliore secondo il Psd, per aprire mercati certi e nuove possibilità, ma non condivisa dagli Eps che guardano con maggior favore allo spazio economico europeo, ma solo dopo l’accordo con l’Italia e la normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi.
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