Dalla commissione mista italo sammarinese arriva un segnale di apertura verso l’operatività delle banche sammarinesi: nessuna contestazione sulla possibilità di partecipazione al sistema italiano dei pagamenti. Uno spiraglio che apre le porte alla possibile ridefinizione del codice assegnato da Banca d’Italia alle banche non europee.
Se ne parlerà più dettagliatamente in un incontro che si terrà nei prossimi giorni, sempre a Roma, al quale la Banca d’Italia ha dato la disponibilità. Un’occasione di confronto per affrontare gli aspetti tecnici e ricercare una soluzione che risolva l’impasse nel quale San Marino rischia di trovarsi dopo il 31 dicembre. Era questo il tema più forte al tavolo del nuovo incontro romano, sollecitato dagli istituti di credito che operano in Repubblica, preoccupati per gli effetti della nuova classificazione. Soddisfatta si dichiara il segretario di Stato agli Affari Esteri, Antonella Mularoni, che rileva come questo segnale rappresenti un’apertura e un riconoscimento della volontà del governo di risolvere le questioni aperte. “Considerato dal punto da cui partivamo – dichiara – non possiamo che essere assolutamente soddisfatti. All’Italia vogliamo dare il segno di un governo che vuole restituire credibilità al Paese”.
La riunione della Commissione si è tenuta a pochi giorni dall’operazione della Guardia di Finanza ai confini della Repubblica, della decisione del Moneyval di rinviare a settembre il giudizio sulla nuova normativa contro il riciclaggio e della decisione dell’Iccrea di interrompere alcuni servizi forniti alle banche sammarinesi. La nuova disponibilità si spera spinga a nuove considerazioni e al ripristino delle condizioni di collaborazione e cooperazione.
Il Congresso di Stato, riunito per mettere a punto il metodo operativo e le priorità delle singole segreterie, ne ha preso atto con compiacimento confermano la volontà di dare attuazione alla nuova legge sulle società, nella quale sono previsti auspicati impegni di rigore e controllo.
Sergio Barducci
Se ne parlerà più dettagliatamente in un incontro che si terrà nei prossimi giorni, sempre a Roma, al quale la Banca d’Italia ha dato la disponibilità. Un’occasione di confronto per affrontare gli aspetti tecnici e ricercare una soluzione che risolva l’impasse nel quale San Marino rischia di trovarsi dopo il 31 dicembre. Era questo il tema più forte al tavolo del nuovo incontro romano, sollecitato dagli istituti di credito che operano in Repubblica, preoccupati per gli effetti della nuova classificazione. Soddisfatta si dichiara il segretario di Stato agli Affari Esteri, Antonella Mularoni, che rileva come questo segnale rappresenti un’apertura e un riconoscimento della volontà del governo di risolvere le questioni aperte. “Considerato dal punto da cui partivamo – dichiara – non possiamo che essere assolutamente soddisfatti. All’Italia vogliamo dare il segno di un governo che vuole restituire credibilità al Paese”.
La riunione della Commissione si è tenuta a pochi giorni dall’operazione della Guardia di Finanza ai confini della Repubblica, della decisione del Moneyval di rinviare a settembre il giudizio sulla nuova normativa contro il riciclaggio e della decisione dell’Iccrea di interrompere alcuni servizi forniti alle banche sammarinesi. La nuova disponibilità si spera spinga a nuove considerazioni e al ripristino delle condizioni di collaborazione e cooperazione.
Il Congresso di Stato, riunito per mettere a punto il metodo operativo e le priorità delle singole segreterie, ne ha preso atto con compiacimento confermano la volontà di dare attuazione alla nuova legge sulle società, nella quale sono previsti auspicati impegni di rigore e controllo.
Sergio Barducci
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