Intesa per il Paese presenta il confronto che domani sera, alla sala del Castello di Domagnano, li vedrà protagonisti assieme alle categorie economiche e alle organizzazioni sociali. “AAA cercasi sviluppo” il tema scelto per l'incontro.
Il capogruppo dell'Upr parte dalla riconvocazione del tavolo di sviluppo – dopo 6 mesi - puntualizza Lonfernini per sottolineare la propria delusione. Ci siamo andati spinti da due ragioni, premette: il richiamo dell'Anis e l'auspicio del Psd alle più larghe convergenze su questo tavolo. Invece tutto è ridotto al tavolo della ratifica della ratifica. Chi ci va deve prendere atto delle mediazioni estenuanti raggiunte in maggioranza. Ha ancora senso quel tavolo, si chiede Intesa rivolgendosi direttamente al Segretario per le finanze perchè – spiega – dopo la riforma tributaria questo resta l'unico spiraglio di dialogo. Felici, chiedono Upr e socialisti, ha ancora la forza per cambiare un metodo al di sotto delle aspettative?
Domani sera, anticipa il segretario socialista Simone Celli, presenteremo un documento concreto che si sviluppa su 5 macroaree. Dobbiamo fare un salto di qualità, afferma, perchè di sola trasparenza non si sopravvive. Siamo ancora nella black list e se non arriveranno risposte dall'Italia entro queste settimane ci rimarremo per tutto il 2014. William Giardi snocciola i dati Ocse che vedono il Titano impiegare 40 giorni contro gli 11 di media, per avviare pratiche burocratiche e dice: “siamo un Paese dal socialismo surreale e dal capitalismo immaginario”. Augusto Casali torna sulla vicenda intercettazioni e sul connubio fra indagati, comandante della gendarmeria, agenti di polizia giudiziaria e organi di controllo che definisce “una allegra brigata”. Un anno fa, afferma, il governo aveva deciso di sostituire tutti i comandanti delle forze di polizia. Adesso più che mai è arrivato il momento di fare chiarezza altrimenti, dice Casali, a governare davvero questo Paese saranno sempre gli stessi e non siedono in Congresso di Stato. Nel video le interviste a Giovanni Lonfernini e Augusto Casali
Sonia Tura
Il capogruppo dell'Upr parte dalla riconvocazione del tavolo di sviluppo – dopo 6 mesi - puntualizza Lonfernini per sottolineare la propria delusione. Ci siamo andati spinti da due ragioni, premette: il richiamo dell'Anis e l'auspicio del Psd alle più larghe convergenze su questo tavolo. Invece tutto è ridotto al tavolo della ratifica della ratifica. Chi ci va deve prendere atto delle mediazioni estenuanti raggiunte in maggioranza. Ha ancora senso quel tavolo, si chiede Intesa rivolgendosi direttamente al Segretario per le finanze perchè – spiega – dopo la riforma tributaria questo resta l'unico spiraglio di dialogo. Felici, chiedono Upr e socialisti, ha ancora la forza per cambiare un metodo al di sotto delle aspettative?
Domani sera, anticipa il segretario socialista Simone Celli, presenteremo un documento concreto che si sviluppa su 5 macroaree. Dobbiamo fare un salto di qualità, afferma, perchè di sola trasparenza non si sopravvive. Siamo ancora nella black list e se non arriveranno risposte dall'Italia entro queste settimane ci rimarremo per tutto il 2014. William Giardi snocciola i dati Ocse che vedono il Titano impiegare 40 giorni contro gli 11 di media, per avviare pratiche burocratiche e dice: “siamo un Paese dal socialismo surreale e dal capitalismo immaginario”. Augusto Casali torna sulla vicenda intercettazioni e sul connubio fra indagati, comandante della gendarmeria, agenti di polizia giudiziaria e organi di controllo che definisce “una allegra brigata”. Un anno fa, afferma, il governo aveva deciso di sostituire tutti i comandanti delle forze di polizia. Adesso più che mai è arrivato il momento di fare chiarezza altrimenti, dice Casali, a governare davvero questo Paese saranno sempre gli stessi e non siedono in Congresso di Stato. Nel video le interviste a Giovanni Lonfernini e Augusto Casali
Sonia Tura
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