"Il paese ha bisogno in tempi brevi di un governo nella pienezza delle sue funzioni, ci sono scadenze interne, europee ed internazionali che vanno affrontate e rispettate” queste le parole di Mattarella alla fine delle consultazioni: tre giorni, 23 delegazioni e 3 Presidenti a colloquio. Dagli incontri: “E' emersa la necessità dell'armonizzazione delle due leggi elettorali, condizioni indispensabile per le elezioni. In primo piano la ricostruzione delle zone del sisma" ha concluso Mattarella.
Due le ipotesi possibili: un Governo guidato da Paolo Gentiloni o una prosecuzione del Governo Renzi, che però lo stesso premier dimissionario avrebbe escluso. Il PD chiede un governo di "responsabilità nazionale" con la partecipazione anche delle opposizioni e si affida al Capo dello Stato per la soluzione che ritenga opportuna. Una ampia maggioranza non c'è, ma c'è quella già esistente in Parlamento ed ora è tutto nelle mani del Capo dello Stato e dei nomi che sono stati fatto nel segreto delle stanze.
Intanto l'assemblea del Pd è convocata per domenica prossima.
Da Forza Italia è venuto un no ad un governo di larghe intese. "L'unica strada possibile, l'approvazione in tempi rapidi di una nuova legge elettorale condivisa - ha detto Berlusconi - per poi consentire agli italiani di esprimersi con il voto".
Sinistra Italiana ha chiesto "discontinuità, non solo rispetto a Renzi ma anche riguardo a chi per lui può dare lo stesso tipo di impronta e continuità archiviando il maggioritario".
Verdini, per ALA, si è detto disponibile sia a un Renzi-bis, che a un esecutivo di altro tipo purchè si esca dall'impasse. Alfano ha rilanciato un Renzi-bis, ma si è detto possibilista anche per un governo 'di responsabilità comune'. I 5 Stelle hanno usato parole forti contro qualsiasi ipotesi di stabilità: “Renzi può rimanere per il disbrigo degli affari correnti e poi bisogna andare a votare subito dopo il pronunciamento della Consulta perchè i cittadini hanno bocciato Renzi e la sua riforma".
Valentina Antonioli
Due le ipotesi possibili: un Governo guidato da Paolo Gentiloni o una prosecuzione del Governo Renzi, che però lo stesso premier dimissionario avrebbe escluso. Il PD chiede un governo di "responsabilità nazionale" con la partecipazione anche delle opposizioni e si affida al Capo dello Stato per la soluzione che ritenga opportuna. Una ampia maggioranza non c'è, ma c'è quella già esistente in Parlamento ed ora è tutto nelle mani del Capo dello Stato e dei nomi che sono stati fatto nel segreto delle stanze.
Intanto l'assemblea del Pd è convocata per domenica prossima.
Da Forza Italia è venuto un no ad un governo di larghe intese. "L'unica strada possibile, l'approvazione in tempi rapidi di una nuova legge elettorale condivisa - ha detto Berlusconi - per poi consentire agli italiani di esprimersi con il voto".
Sinistra Italiana ha chiesto "discontinuità, non solo rispetto a Renzi ma anche riguardo a chi per lui può dare lo stesso tipo di impronta e continuità archiviando il maggioritario".
Verdini, per ALA, si è detto disponibile sia a un Renzi-bis, che a un esecutivo di altro tipo purchè si esca dall'impasse. Alfano ha rilanciato un Renzi-bis, ma si è detto possibilista anche per un governo 'di responsabilità comune'. I 5 Stelle hanno usato parole forti contro qualsiasi ipotesi di stabilità: “Renzi può rimanere per il disbrigo degli affari correnti e poi bisogna andare a votare subito dopo il pronunciamento della Consulta perchè i cittadini hanno bocciato Renzi e la sua riforma".
Valentina Antonioli
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