Occhi puntati sulla direzione del Pd, in programma nel pomeriggio, e che forse vedrà il duello finale tra il premier Enrico Letta e il segretario del partito Matteo Renzi, ormai ai ferri corti dopo lo scontro di ieri a Palazzo Chigi. Scontro cui ha fatto seguito il contrattacco del presidente del Consiglio, che ha rilanciato con il suo progetto “Impegno Italia”, un programma da attuare in parallelo alle riforme e soprattutto senza una data di scadenza, che dunque presupporrebbe un prosieguo della legislatura. Il “rottamatore” Renzi però è convinto: non ci sono segni di discontinuità e quindi bisogna cambiare, e prepara programma e squadra nel caso in cui il Pd decida che debba essere proprio lui a prendere il posto alla guida del governo. E fa sapere che alla direzione del partito parlerà a viso aperto.
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