Nel giorno in cui viene ufficializzato l'accordo per la formazione del futuro Governo, Libera chiarisce che prosegue con il suo progetto politico e si prepara ad una opposizione vigile e responsabile.
Un risultato al di sotto delle aspettative alle elezioni e il mancato ingresso nel Governo non fermano il progetto di “Libera”. La lista, nata da SSD, Civico 10, Res e Mis, ha tenuto ieri sera un'assemblea e proseguirà la sua azione come soggetto politico d'opposizione.
E' stata una scelta vostra o delle altre forze che hanno partecipato alle consultazioni? “Sono state consultazioni atipiche. In un momento in cui – risponde Dalibor Riccardi – l'interesse del Paese doveva prevalere dinnanzi a tutto, e 'Libera' parlava di contenuti, ci venivano fatte proposte sull'alchimia delle poltrone che ci si doveva spartire. Non era un punto di partenza utile per ragionare sulle problematiche del paese. Di conseguenza Libera si è chiamata fuori perché abbiamo capito che si trattava di andare a fare da stampella ad un Governo, ragionando solo sulle poltrone e non sui contenuti”. “Volevamo un governo di scopo, ampiamente rappresentativo – dichiara Matteo Ciacci – e invece sarà un governo politico. Non abbiamo intenzione di puntare sullo scontro e vigileremo per fare in modo che non ci siano regie esterne, soprattutto in tema di economia, finanza e giustizia”. Alessandro Bevitori esprime delusione sulle consultazioni anche perché – afferma – “precedentemente erano stati condivisi documenti su metodo e obiettivi ma le logiche di potere hanno fatto venire meno gli accordi. Noi abbiamo le mani libere – sottolinea - e saremo i garanti dell'arco parlamentare”. Per Rossano Fabbri “Libera” ha fatto prevalere gli interessi del paese a quelli personali e le componenti del futuro governo stanno già litigando perché disomogenee, con componenti che – dice - “sono un raffazzonato comitato elettorale. Noi saremo l'unico riferimento della sinistra sammarinese”. Libera dunque - pur dalla minoranza, dopo la deludente performance elettorale - punta a compattarsi e a dar corpo comunque al suo progetto con una opposizione responsabile ma “se vedremo prevalere interessi particolari – dichiarano i suoi esponenti – saremo i loro peggiori nemici”.