La priorità di Libera ad oggi si conferma la lotta al caro-vita. E' stato ribadito nel corso della riunione del Direttivo che ha visto partecipare anche nuovi possibili aderenti. Bollette, affitti, tassi di interesse sui mutui alle stelle: tutti temi su cui sono state già avanzate proposte mirate e che hanno indotto a considerare la necessità stringente – spiegano – di destinare risorse a coloro che vivono situazioni di maggiore difficoltà. Chiesto a tal proposito un incontro urgente al Governo.
Al centro della discussione, poi, la prospettiva economica del Paese: punto fermo l'Accordo Ue, “ma bisogna capire cosa firmiamo – osserva Matteo Ciacci – relativamente al dossier banche. Dossier strategico, – evidenzia –, contestualmente però va prestata attenzione al rapporto bilaterale con l'Italia attraverso progetti di sviluppo condivisi”. Per Libera il problema non è infatti l'economia del Paese, che in sé possiede gli anticorpi per reggere, bensì il bilancio pubblico in rosso. Come si crea allora nuovo gettito? In sinergia, per l'appunto, con l'Italia ma in un contesto europeo – viene ribadito.
Analizzata infine la situazione politica: "la maggioranza non c'è più – si torna a ribadire – di qui alla fine dell'anno occorre solo condividere gli ordini del giorno sulle questioni più pregnanti per il Paese”. Sullo sfondo la volontà del partito di rafforzare l'area riformista-progressista in chiave elettorale. “Il prossimo Esecutivo – auspica, infine, Ciacci – dovrà essere più spostato a centro-sinistra, perché gli ultimi governi hanno rilanciato politiche conservatrici che ci hanno catapultato indietro di 30 anni. Va fatto pertanto uno scatto in avanti”.
Critiche alla maggioranza per mancanza di progettualità arrivano anche da Repubblica Futura: “Nel settore finanziario serve una svolta, partendo da Banca Centrale. Di qui il confronto avuto con le forze sindacali e le associazioni di categoria sul progetto di riforma, dal quale sono uscite utili indicazioni – fanno sapere. Sullo sfondo il negoziato in corso per l’associazione all'UE e le prossime elezioni. “Non ci sottrarremo al confronto – scandiscono – sui temi finanziari e non solo. E senza chiedere strapuntini – assicurano -, in questa fase storica riteniamo preminente l’interesse della Repubblica rispetto alle dinamiche politiche”.