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Modifiche al codice penale: confusione in aula, la Reggenza reitera richiami all'ordine

Nel dibattito generale il capogruppo di Ar Gian Nicola Berti stronca il pdl: "Si rischia di incriminare chi piazza trappole per topi". L'opposizione punta all'abrogazione della riprensione per molestie sessuali. D'accordo anche Morganti di Libera

di Luca Salvatori
15 apr 2025
Il dibattito in aula
Il dibattito in aula

Dopo l'approvazione della ragionevole durata del processo l'aula passata all'esame in seconda lettura di un pdl per modificare il codice penale. Prevede l'aumento delle pene per i reati di appropriazione indebita nella Pa e amministrazione infedele nelle banche; eleva da 16 a 18 anni l'età minima per la somministrazione di bevande alcoliche; introduce reati specifici contro il maltrattamento di animali. Il pdl, però, è stato di fatto stroncato nel dibattito generale da Gian Nicola Berti, capogruppo di Alleanza Riformista, partito di maggioranza, che ha evidenziato gravi lacune tecniche e contenutistiche arrivando a segnalare il rischio di incriminare anche chi piazza trappole per topi o uccide lumache nell’orto. Psd, Dc e Giovanna Cecchetti di Elego hanno invece sostenuto il pdl, pur aprendo alla possibilità di ulteriori modifiche del Codice Penale.

Dall'opposizione invece evidenziato un altro paradosso e cioè il fatto che il maltrattamento di animali verrebbe sanzionato in maniera più pesante rispetto a chi compie molestie sessuali che può essere anche condannato alla riprensione e cioè un semplice richiamo verbale del giudice. Proprio per abrogare la riprensione i partiti di opposizione hanno preannunciato la ripresentazione di un emendamento contando anche sul voto favorevole di Giuseppe Morganti, di Libera, che ha definito la riprensione una assurdità. Per via della confusione in aula, la Reggenza ha dovuto reiterare diversi richiami all'ordine. “Se serve un ulteriore confronto – ha affermato il Segretario di Stato alla Giustizia Stefano Canti - do la disponibilità nel farlo, ma non stiamo facendo una bella figura. La maggioranza non si è comportata da maggioranza. Se c'è la volontà andiamo avanti, altrimenti si ritira il pdl”. Poco dopo il Segretario Canti ha iniziato a leggere l'articolato sottoponendolo al voto.





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