L'annuncio della "salita" in politica fatto da Mario Monti su Twitter – entro il 31 la scelta sulla lista - alimenta commenti e critiche del giorno dopo. Per Pier Luigi Bersani nell'agenda del premier non ci sono sorprese ma alcune cose condivisibili ed altre meno. Se ne può discutere, dice il leader Pd e commenta la 'salita' in politica di Monti invitando ad aspettare di capire se sarà sopra le parti o sceglierà piuttosto una parte. Alle elezioni, comunque, assicura, 'non temo nessuno'. Berlusconi stronca l'agenda Monti come "una continuazione della politica del governo tecnico, su ispirazione della Germania. Una cura sbagliata, che ha portato ai numeri che conosciamo, con risultati negativi". Poi respinge le critiche di Monti sulla sua credibilità in Europa: "Non è vero che Berlusconi veniva irriso - dice parlando di se stesso in terza persona - è vero anzi che veniva temuto". Per Berlusconi Monti è sempre più un potenziale alleato della sinistra. E dunque va contrastato con ogni mezzo. Anche bollando come "menzogna e falsità " l'affermazione di Monti secondo cui l'Italia con il precedente governo era a un passo dal baratro; o ripetendo che il suo addio a palazzo Chigi è stato il frutto di una "congiura". Settimana decisiva per il nuovo centro, tra incontri e contatti. Monti intanto incassa il 'Placet' della Chiesa.; il Papa dice: “Bisogna collaborare per il bene comune”.
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