Apprendiamo dalla stampa che i vertici della Procura della Repubblica di Forlì ed il Tribunale di San Marino hanno eseguito una perquisizione negli uffici di Marco Gatti, Segretario della DC e Presidente della Commissione Antimafia. La perquisizione così autorevolmente condotta riguarda sempre da quanto ci è dato apprendere dalla stampa una società cliente dello studio di Marco Gatti per false fatturazioni e per importi considerevoli.
La magistratura svolgerà sicuramente le sue indagini circa le responsabilità penali, che sicuramente non potranno essere riferite a Marco Gatti. Tuttavia è presumibile che il Segretario della Dc fosse a conoscenza che un proprio cliente, per conto del quale redigeva bilanci e svolgeva compiti amministrativi, avesse un giro d’affari non trasparente, sproporzionato alla struttura societaria da lui costituita in San Marino e riguardante operazioni sospette: quanto basta perché Marco Gatti senta il dovere di dimettersi da Presidente della Commissione Antimafia, chiamata dalla legge istitutiva ad indagare proprio sulla presenza sul nostro territorio di imprenditori sospettati di corruzione e frode. Esiste infatti fra la presidenza della commissione antimafia e la cura professionale di interessi di persone indagate per reati finanziari una evidente, clamorosa incompatibilità morale. Per quanto riguarda invece la Segreteria della Dc ogni decisione è di stretta competenza di quel partito e non vogliamo certamente noi del movimento “per San Marino” interferire con le autonome decisioni di un partito che dice di ispirarsi ai valori del cristianesimo.
La magistratura svolgerà sicuramente le sue indagini circa le responsabilità penali, che sicuramente non potranno essere riferite a Marco Gatti. Tuttavia è presumibile che il Segretario della Dc fosse a conoscenza che un proprio cliente, per conto del quale redigeva bilanci e svolgeva compiti amministrativi, avesse un giro d’affari non trasparente, sproporzionato alla struttura societaria da lui costituita in San Marino e riguardante operazioni sospette: quanto basta perché Marco Gatti senta il dovere di dimettersi da Presidente della Commissione Antimafia, chiamata dalla legge istitutiva ad indagare proprio sulla presenza sul nostro territorio di imprenditori sospettati di corruzione e frode. Esiste infatti fra la presidenza della commissione antimafia e la cura professionale di interessi di persone indagate per reati finanziari una evidente, clamorosa incompatibilità morale. Per quanto riguarda invece la Segreteria della Dc ogni decisione è di stretta competenza di quel partito e non vogliamo certamente noi del movimento “per San Marino” interferire con le autonome decisioni di un partito che dice di ispirarsi ai valori del cristianesimo.
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