Ogni tanto si legge un comunicato trionfalistico col quale il governo annuncia di aver revocato licenze di società che hanno menomato il prestigio e gli interessi della Repubblica. A questo punto si pone il problema della trasparenza perché l’informativa non può essere di stampo propagandistico ad uso del popolo bue. La trasparenza richiede una informazione completa, dettagliata e chiara. I cittadini hanno il diritto di conoscere gli estremi della delibera di concessione della società, la persona o le persone alle quali è stata concessa, eventuali trasferimenti di proprietà delle quote sociali, fatturato annuale, numero dei dipendenti, pagamento di imposte. E’ anche giusto sapere se sono società dei cassetti a tariffario o se sono concessioni dirette e, senza entrare nei particolari, quali irregolarità gravi hanno commesso. Lontani da ogni spirito polemico, chiediamo al segretario di Stato Marco Arzilli di assumere un comportamento trasparente a partire dalle revoche della sua gestione mettendo in chiaro quanto sopra specificato.
A scanso di equivoci precisiamo che siamo favorevoli ad allontanare i faccendieri e i truffatori e a fare pulizia anche nel settore societario, ma con una informazione pubblica completa ed inequivocabile.
A scanso di equivoci precisiamo che siamo favorevoli ad allontanare i faccendieri e i truffatori e a fare pulizia anche nel settore societario, ma con una informazione pubblica completa ed inequivocabile.
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