Ben vengano iniziative, come questa, foriere di nuove opportunità – hanno sottolineato i Segretari di Stato Mularoni e Arzilli – e in grado di accrescere la vocazione internazionale di San Marino. Con la nascita della delegazione sammarinese della Corte Arbitrale Europea si riprende un argomento abbozzato all’inizio degli anni ’90 con il varo di due leggi in materia che poi non hanno avuto seguito. Ora i tempi sono maturi per dare nuovo impulso al progetto, con l’opportunità di essere rappresentati in 40 Paesi. La Corte promuove l’arbitrato come metodo per redimere piccole e grandi controversie, un meccanismo di risoluzione, alternativo alla giustizia ordinaria. Numerosi i vantaggi che si profilano per il Titano: per l’industria e il commercio quale strumento di incentivazione per le aziende che vogliono investire in territorio e per i giovani professionisti sammarinesi che avranno la possibilità di sviluppare esperienze internazionali. "L’obiettivo – spiega inoltre il Presidente della Delegazione Sammarinese della Corte Arbitrale Europea – è quello di partire subito con un centro studi internazionali per portare a San Marino convegni e sviluppare in territorio una cultura dell’arbitrato. Intanto arrivano i primi riconoscimenti: il CNF, Consiglio Nazionale Forense italiano, ha ritenuto talmente meritievole il convegno odierno da concedere la possibilità di rilasciare crediti formativi ai professionisti e avvocati italiani. Stesso riconoscimento anche da parte dell’Ordine dei ragionieri e commercialisti sammarinesi. Grandi prospettive si aprono dunque per il Paese: "la delegazione di San Marino - ha detto Mauro Rubino Sammartano, Presidente Internazionale Corte Arbitrale - vista non solo come delegazione nazionale bensì come centro internazionale della Corte Arbitrale".
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
Riproduzione riservata ©