Sono quelle economiche le organizzazioni che per prime discutono con la maggioranza sul programma di governo, il documento elaborato e attorno al quale si sono ritrovati i tre partiti della coalizione uscente e i Democratici di Centro. Una trentina di pagine nelle quali sono indicate le scelte in campo istituzionale, economico, sociale e politico, con le varie specificazioni sui temi che in questi ambiti rientrano. Politiche del lavoro, orientamenti sulla pubblica amministrazione, percorsi sul fronte pensionistico, gli argomenti che più di altri hanno viste impegnate le delegazioni, che si sono concentrate anche sugli aspetti di politica estera. Da definire c’è l’Accordo di Cooperazione Economica con Roma che tarda ad arrivare, così come lo stato dei rapporti deve trovare condizioni più serene. L’Associazione degli Industriali ha fatto presente alla maggioranza le proprie preoccupazioni e chiesto interventi concreti per una normalizzazione. Altri i punti sui quali auspicano un intervento a breve, come lo snellimento burocratico del sistema, il riequilibrio dei conti pubblici, il completamento della riforma fiscale. Questioni sottolineate anche dall’Osla, l’organizzazione degli imprenditori, che ha ribadito la necessità di affrontarle in tempi rapidi. Alcuni punti innovativi introdotti nel programma dell’esecutivo che si insedierà lunedì registrano il loro favore, ma il momento è delicato – hanno spiegato gli esponenti dell’Osla – e c’è la necessità di mantenere alta la guardia, di accelerare i tempi e dare al Paese le soluzioni che attende da troppo tempo. L’Unione dei Commercianti ha rimarcato la necessità di incrementare la competitività del sistema e di attuare interventi idonei ad aumentarla, come, ad esempio, la riduzione dell’imposta monofase. Sollecitazioni rivolte alla maggioranza con la quale si è discusso anche dell’indicazione contenuta nel programma per l’apertura ad investitori stranieri nel campo del commercio. L’Usc chiede che questo sia inserito in un progetto di ampio respiro e riservato solo ad iniziative qualificanti e di grande prestigio, il futuro governo rassicura. L’Unione degli Operatori Turistici ha messo l’accento in particolare sulle scelte in ambito turistico, per lo sviluppo di un settore trainante per l’economia del Paese. C’è un progetto, elaborato dall’Usot e già consegnato ufficialmente, nel quale son contenute proposte ed idee per il rilancio del comparto, e su questo si è incentrato il confronto con la nuova maggioranza. Giovedì toccherà all’Unione degli Artigiani, le associazioni delle banche e delle finanziarie, le organizzazioni sindacali, la consulta degli ordini professionali, l’associazione degli imprenditori immobiliari, la consulta delle associazioni e i produttori agricoli. Venerdì saranno le forze politiche di opposizione a chiudere la serie dei colloqui.
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