“Il grido d'allarme lanciato da Giuseppe Morganti non sia liquidato dalla Maggioranza come uno sfogo personale, ma rappresenti l'innesco per iniziare una nuova fase”. Così PDCS, Rete, PS, PSD ed MD, che – con un comunicato congiunto – esternano profonda preoccupazione per l'emorragia della raccolta bancaria. Dito puntato sull'operazione di investimento dei fondi pensione, in presunti titoli spazzatura, da parte di Banca Centrale; in merito alla quale vengono chiesti – al Governo – chiarimenti sulle notizie pubblicate ieri da RTV. “La preoccupazione – recita la nota – non ricade sul livello del rendimento, ma nella capacità di rimborsare il capitale investito”. Alle nostre interpellanze, affermano le Opposizioni, l'Esecutivo si è sempre trincerato dietro al segreto d'ufficio, “utilizzato dalla Maggioranza come arma politica”. Da qui la richiesta di divulgare i dati sul portafogli titoli di BCSM, quantomeno a partire dal 2016. “I sammarinesi – si legge nella nota – hanno il diritto di conoscere la verità sull'operato dell'ex direttore di Banca Centrale, Savorelli, e dell'allora membro del coordinamento della Vigilanza, Siotto. Non si comprende perché la Maggioranza richieda azioni di responsabilità solo verso alcuni, senza promuovere le stesse, in primis, verso coloro che dovrebbero dare il pubblico esempio”. Definito “devastante”, infine, per i conti pubblici, il bilancio approvato dal CdA di Cassa di Risparmio; “oltretutto – ricorda il comunicato – ad oggi impugnato, presupponendone alcuni profili di irregolarità”.
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