È finita l'odissesa della Lifeline. La nave con 234 migranti è sbarcata a Malta ieri sera.
Le persone a bordo verranno ripartite fra otto paesi dell'Unione Europea, oltre a Malta, Italia, Francia, Irlanda, Portogallo, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Il premier Joseph Muscat ha dato il via libera, avvertendo però che si tratta di un "caso unico" dato che la Lifeline ha violato le leggi internazionali.
Tutto pronto per il Consiglio Europeo di oggi, nel quale la tematica principale sarà quella dei migranti. “Non possiamo lasciare soli i Paesi in cui si verifica la maggior parte degli arrivi. Questo è il nodo centrale del regolamento di Dublino 3”. Lo ha detto Angela Merkel parlando al Bundestag, in vista del vertice di Bruxelles. “Fino a quando su tutto questo non ci sarà un consenso a 28 – ha aggiunto la Cancelliera - andremo avanti con una coalizione dei volonterosi”.
Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, dal canto suo, ha invitato l'Italia “a chiedersi se le decisioni unilaterali possono essere una risposta efficace dinanzi a un problema globale”. La linea che seguirà il Presidente del Consiglio italiano – comunque – è chiara. Se non sarà inserito il concetto di responsabilità condivisa sui salvataggi in mare, Giuseppe Conte è pronto a bloccare con il veto le conclusioni del Consiglio Ue.
Le persone a bordo verranno ripartite fra otto paesi dell'Unione Europea, oltre a Malta, Italia, Francia, Irlanda, Portogallo, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Il premier Joseph Muscat ha dato il via libera, avvertendo però che si tratta di un "caso unico" dato che la Lifeline ha violato le leggi internazionali.
Tutto pronto per il Consiglio Europeo di oggi, nel quale la tematica principale sarà quella dei migranti. “Non possiamo lasciare soli i Paesi in cui si verifica la maggior parte degli arrivi. Questo è il nodo centrale del regolamento di Dublino 3”. Lo ha detto Angela Merkel parlando al Bundestag, in vista del vertice di Bruxelles. “Fino a quando su tutto questo non ci sarà un consenso a 28 – ha aggiunto la Cancelliera - andremo avanti con una coalizione dei volonterosi”.
Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, dal canto suo, ha invitato l'Italia “a chiedersi se le decisioni unilaterali possono essere una risposta efficace dinanzi a un problema globale”. La linea che seguirà il Presidente del Consiglio italiano – comunque – è chiara. Se non sarà inserito il concetto di responsabilità condivisa sui salvataggi in mare, Giuseppe Conte è pronto a bloccare con il veto le conclusioni del Consiglio Ue.
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