«Ci sono segnali di speranza e ottimismo» nonostante in questo momento «segnali di crescita non se ne possano dare molti in termini di soldi dello Stato». Lo ha detto il premier Monti durante la visita al Salone del mobile di Milano. E del resto, «se l'Italia è arrivata sull'orlo del precipizio e la politica ha fatto la cosa strana di chiedere ai non politici di dare una mano», è perché «in passato» i governi hanno aperto «troppi spiragli», approvando anche misure «spesso inconciliabili» tra loro. Il rigore è qualcosa che deve pervadere il modo di essere del Paese. Il rigore non è contro la crescita ma la favorirà anche se non nell'immediato». Monti ha fatto anche un accenno alla situazione del Sud Italia: «Non abbiamo un ministro per il mezzogiorno - ha detto parlando dei fondi per il Sud sbloccati presso l'Unione Europea - ma non abbiamo neanche una visione padana dell'Italia. Noi siamo per l'Italia coesa».
E mentre Monti parlava a Milano, a un centinaio di chilometri di distanza i ministri Fornero e Profumo venivano aspramente contestati. A Torino sono stati bersaglio della contestazione di studenti e giovani dei centri sociali. Lancio di uova e fumogeni hanno preceduto la carica della polizia che poi è riuscita a disperdere i manifestanti.
E’ stato anche il giorno dell’incontro pubblico tra Bossi e Maroni. Il senatur a sorpresa è intervenuto ad un comizio elettorale dell’ex ministro all’interno. “Oggi la Lega si compatta e torna la forza politica principale del Paese» ha detto Bossi, riferendosi all'incontro con Roberto Maroni. E poi ancora: «È il tempo che chi si è preso i soldi si faccia da parte - ha spiegato il Senatùr, che poi ha accennato al presunto dossier su Maroni: «Fatto per creare una stagione di veleni, metterci contro, ma anche questa manovra tutta romana e centralista fallirà».
E mentre Monti parlava a Milano, a un centinaio di chilometri di distanza i ministri Fornero e Profumo venivano aspramente contestati. A Torino sono stati bersaglio della contestazione di studenti e giovani dei centri sociali. Lancio di uova e fumogeni hanno preceduto la carica della polizia che poi è riuscita a disperdere i manifestanti.
E’ stato anche il giorno dell’incontro pubblico tra Bossi e Maroni. Il senatur a sorpresa è intervenuto ad un comizio elettorale dell’ex ministro all’interno. “Oggi la Lega si compatta e torna la forza politica principale del Paese» ha detto Bossi, riferendosi all'incontro con Roberto Maroni. E poi ancora: «È il tempo che chi si è preso i soldi si faccia da parte - ha spiegato il Senatùr, che poi ha accennato al presunto dossier su Maroni: «Fatto per creare una stagione di veleni, metterci contro, ma anche questa manovra tutta romana e centralista fallirà».
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