Alla sua prima uscita da presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi (nella foto) preme subito sull'acceleratore e incalza il governo sulle tasse. Il fisco è una “zavorra intollerabile” con una pressione fiscale reale “al 68,5%”, sostiene il leader degli industriali. Incassando un plauso bipartisan, con Bersani che invoca interventi per la crescita “se no sono guai”, senza però replicare a Grillo che lo incalza. Squinzi reclama dal governo “un impegno serio per ridurre la spesa pubblica” con “tagli seri”; critica la riforma del lavoro che sarà varata la prossima settimana in Senato con la fiducia; dice no a “una spending review” senza effetti concreti. E reclama “credito subito alle imprese” e la riforma della Pubblica amministrazione. La politica risponde, con Napolitano che chiede coesione per superare la crisi, e il ministro Passera a promettere “cose tangibili e positive” sul fisco.
E mentre la Camera approva la riforma dei partiti con il dimezzamento dei finanziamento pubblico che Beppe Grillo comunque non vuole, nel Pdl è il caos. Berlusconi promette che non si ricandiderà a Palazzo Chigi, schiaccia l’occhio a Montezemolo per un Opa sui moderati, e sarebbe tentato di presentare alle prossime Politiche una lista di volti nuovi, non professionisti della politica, sostanzialmente abbandonando il Pdl ad Alfano. Ma la svolta verso i moderati non piace agli ex di An. La Russa si dice pronto a lasciare il partito, e l’invito alla calma del Cavaliere non basta a rasserenare il clima. E la Lega decidera' al prossimo congresso se lasciare il Parlamento, con Maroni che annuncia iniziative del Carroccio “per trovare concrete risposte alla questione settentrionale” .
Da Roma Francesco Bongarrà
E mentre la Camera approva la riforma dei partiti con il dimezzamento dei finanziamento pubblico che Beppe Grillo comunque non vuole, nel Pdl è il caos. Berlusconi promette che non si ricandiderà a Palazzo Chigi, schiaccia l’occhio a Montezemolo per un Opa sui moderati, e sarebbe tentato di presentare alle prossime Politiche una lista di volti nuovi, non professionisti della politica, sostanzialmente abbandonando il Pdl ad Alfano. Ma la svolta verso i moderati non piace agli ex di An. La Russa si dice pronto a lasciare il partito, e l’invito alla calma del Cavaliere non basta a rasserenare il clima. E la Lega decidera' al prossimo congresso se lasciare il Parlamento, con Maroni che annuncia iniziative del Carroccio “per trovare concrete risposte alla questione settentrionale” .
Da Roma Francesco Bongarrà
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