Con il dibattito sul pacchetto Moneyval il Consiglio Grande e Generale entra nel vivo dei lavori. Il primo dei provvedimenti di peso di questa seduta è il progetto sulle intercettazioni. 15 gli interventi che tracciano una linea comune di apprezzamento per un provvedimento che in Commissione ha registrato la collaborazione tra maggioranza e opposizione. Un clima che c’era stato anche in apertura di lavori, con il comma comunicazioni, nel quale il Segretario agli Esteri ha annunciato come imminente la firma sull’accodo di collaborazione finanziaria con l’Italia. L’opposizione ha chiesto di fermare il processo perché non ci sono le condizioni, perché “non si è parlato delle rinunce per San Marino”. E si è conclusa positivamente la trattativa con la Grecia per un accordo contro le doppie imposizioni. La scorsa settimana si è giunti alla definizione del testo, in settembre la firma. Mentre resta da fissare quella con la Libia dopo la definizione di un analogo accordo. Una volta siglati si giungerebbe, con quello con l’Italia, a quattro dei 12 accordi richiesti dall’Ocse per uscire dalla lista grigia.
In aula non è mancato l’accenno al Partito Socialista Riformista. Il capogruppo Paolo Crescentini lo ha presentato annunciando sostegno al pacchetto Moneyval. Qualche scaramuccia con gli ex compagni del Psd mentre la maggioranza ha definito Riforme e Libertà “una coalizione maionese”, impazzita, cioè, dopo pochi mesi. Passano in seconda lettura i progetti a firma dell’opposizione sulle reti e i servizi di comunicazione elettronica e la riforma delle Giunte di Castello.
In questa sessione sono stati presentati due ordini del giorno dei Democratici di Centro: un’audizione dei vertici di Banca Centrale e Aif alla Commissione Esteri sulle criticità del sistema finanziario e una moratoria sull’aborto come strumento di controllo demografico.
Giovanna Bartolucci
In aula non è mancato l’accenno al Partito Socialista Riformista. Il capogruppo Paolo Crescentini lo ha presentato annunciando sostegno al pacchetto Moneyval. Qualche scaramuccia con gli ex compagni del Psd mentre la maggioranza ha definito Riforme e Libertà “una coalizione maionese”, impazzita, cioè, dopo pochi mesi. Passano in seconda lettura i progetti a firma dell’opposizione sulle reti e i servizi di comunicazione elettronica e la riforma delle Giunte di Castello.
In questa sessione sono stati presentati due ordini del giorno dei Democratici di Centro: un’audizione dei vertici di Banca Centrale e Aif alla Commissione Esteri sulle criticità del sistema finanziario e una moratoria sull’aborto come strumento di controllo demografico.
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