Le gravi ed incaute affermazioni di un membro del Consiglio Grande e Generale hanno aperto un dibattito ampio ed articolato sul tema della disoccupazione giovanile, che purtroppo è diventata una vera e propria emergenza di carattere sociale.
Il PSRS già da diversi mesi auspica l’apertura di un dibattito pubblico sulle possibili soluzioni da adottare per contrastare efficacemente la mancanza di lavoro che colpisce in particolare le fasce sociali più deboli, cioè i giovani, le donne e gli ultracinquantenni.
E’ inaccettabile ritenere le nuove generazioni responsabili di tale situazione a causa della loro pigrizia o dello scarso spirito di adattamento. Le cose non stanno affatto così. La stragrande maggioranza dei giovani sammarinesi non è affetta da pigrizia e se necessario dispone di grande propensione all’adattamento. Il resto sono soltanto chiacchiere da bar, alle quali il PSRS non intende prestare il fianco.
La drammatica verità è che il lavoro scarseggia. La crisi dell’apparato produttivo e dei servizi ha incenerito centinaia di posti di lavoro e i quasi 1.200 disoccupati certificano le terribili difficoltà a reperire un’occupazione dignitosa. Tale situazione è il frutto dell’incapacità di intraprendere con determinazione la strada di un nuovo modello di sviluppo basato sulla trasparenza, sulla legalità e sulla cooperazione internazionale. E’ il risultato della mancanza di credibilità e di autorevolezza della nostra classe politica che ha impedito sino ad oggi la normalizzazione dei rapporti con la Repubblica Italiana. E’ l’emblema di un vecchio modo di fare politica troppo concentrato sugli equilibri di potere e sugli interessi particolari a discapito del bene comune.
Per queste ragioni il PSRS non ha paura di compiere un po’ di sana autocritica, dato che indubbiamente ha la propria parte di responsabilità se tantissimi giovani, e non solo, hanno perso ogni speranza di poter dare concretezza alle loro aspirazioni e ai loro progetti e non hanno alcuna prospettiva interessante per il loro futuro. Per troppo tempo infatti la politica ha depennato dalla propria agenda delle priorità il tema della crescita economica sostenibile, ritenendo a torto che lo sviluppo selvaggio degli ultimi venti anni sarebbe proseguito all’infinito. Di fronte ad uno scenario internazionale in costante evoluzione, il nostro Paese non ha saputo reagire adeguatamente individuando nicchie di mercato innovative che avrebbero potuto garantire benessere ed occupazione nella assoluta legalità e nella totale trasparenza. La presunta pigrizia dei giovani non ci azzecca nulla con tutto questo.
Il PSRS, nel riconfermare il proprio sostegno a tutte le persone che attualmente si trovano senza un posto di lavoro, si appella alle forze politiche, alle parti sociali e alle persone di buona volontà disponibili ad intraprendere immediatamente un confronto serio ed approfondito con l’obiettivo di avviare una fase di ricostruzione nazionale basata su un percorso virtuoso orientato al risanamento del bilancio statale e alla realizzazione di un progetto complessivo per la ripresa economica. Nello specifico, il PSRS rilancia la proposta di definire un piano per la piena occupazione dei sammarinesi attraverso appositi benefici fiscali e sgravi contributivi ed un piano per l’apparato produttivo e dei servizi con interventi a sostegno delle imprese.
Infatti il PSRS ritiene che ora la priorità delle priorità sia ridare una prospettiva credibile alle centinaia di persone, in particolar modo giovani, che quotidianamente si trovano costrette a vivere in umilianti condizioni di incertezza, precarietà e disagio sociale.
La politica non faccia orecchie da mercante, tiri fuori un po’ di orgoglio e si assuma la responsabilità di dare velocemente risposte adeguate. Non c’è più tempo da perdere.
Il PSRS già da diversi mesi auspica l’apertura di un dibattito pubblico sulle possibili soluzioni da adottare per contrastare efficacemente la mancanza di lavoro che colpisce in particolare le fasce sociali più deboli, cioè i giovani, le donne e gli ultracinquantenni.
E’ inaccettabile ritenere le nuove generazioni responsabili di tale situazione a causa della loro pigrizia o dello scarso spirito di adattamento. Le cose non stanno affatto così. La stragrande maggioranza dei giovani sammarinesi non è affetta da pigrizia e se necessario dispone di grande propensione all’adattamento. Il resto sono soltanto chiacchiere da bar, alle quali il PSRS non intende prestare il fianco.
La drammatica verità è che il lavoro scarseggia. La crisi dell’apparato produttivo e dei servizi ha incenerito centinaia di posti di lavoro e i quasi 1.200 disoccupati certificano le terribili difficoltà a reperire un’occupazione dignitosa. Tale situazione è il frutto dell’incapacità di intraprendere con determinazione la strada di un nuovo modello di sviluppo basato sulla trasparenza, sulla legalità e sulla cooperazione internazionale. E’ il risultato della mancanza di credibilità e di autorevolezza della nostra classe politica che ha impedito sino ad oggi la normalizzazione dei rapporti con la Repubblica Italiana. E’ l’emblema di un vecchio modo di fare politica troppo concentrato sugli equilibri di potere e sugli interessi particolari a discapito del bene comune.
Per queste ragioni il PSRS non ha paura di compiere un po’ di sana autocritica, dato che indubbiamente ha la propria parte di responsabilità se tantissimi giovani, e non solo, hanno perso ogni speranza di poter dare concretezza alle loro aspirazioni e ai loro progetti e non hanno alcuna prospettiva interessante per il loro futuro. Per troppo tempo infatti la politica ha depennato dalla propria agenda delle priorità il tema della crescita economica sostenibile, ritenendo a torto che lo sviluppo selvaggio degli ultimi venti anni sarebbe proseguito all’infinito. Di fronte ad uno scenario internazionale in costante evoluzione, il nostro Paese non ha saputo reagire adeguatamente individuando nicchie di mercato innovative che avrebbero potuto garantire benessere ed occupazione nella assoluta legalità e nella totale trasparenza. La presunta pigrizia dei giovani non ci azzecca nulla con tutto questo.
Il PSRS, nel riconfermare il proprio sostegno a tutte le persone che attualmente si trovano senza un posto di lavoro, si appella alle forze politiche, alle parti sociali e alle persone di buona volontà disponibili ad intraprendere immediatamente un confronto serio ed approfondito con l’obiettivo di avviare una fase di ricostruzione nazionale basata su un percorso virtuoso orientato al risanamento del bilancio statale e alla realizzazione di un progetto complessivo per la ripresa economica. Nello specifico, il PSRS rilancia la proposta di definire un piano per la piena occupazione dei sammarinesi attraverso appositi benefici fiscali e sgravi contributivi ed un piano per l’apparato produttivo e dei servizi con interventi a sostegno delle imprese.
Infatti il PSRS ritiene che ora la priorità delle priorità sia ridare una prospettiva credibile alle centinaia di persone, in particolar modo giovani, che quotidianamente si trovano costrette a vivere in umilianti condizioni di incertezza, precarietà e disagio sociale.
La politica non faccia orecchie da mercante, tiri fuori un po’ di orgoglio e si assuma la responsabilità di dare velocemente risposte adeguate. Non c’è più tempo da perdere.
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