Il presidente del partito socialista, Antonio Volpinari, conferma le dimissioni dall’incarico, un atto di critica alla linea politica del suo partito. “Non potevo – dichiara – restare alla presidenza senza condividere le scelte e l’azione politica”. In particolare Volpinari non approva il modo con il quale si trascina la crisi di governo e conferma la sua contrarietà ad un eventuale governo a 4. Alla segreteria riunita Volpinari ha ricordato l’approvazione del documento da lui presentato nella riunione di direzione dell’11 settembre scorso, e la riscossione di un consenso all’unanimità. “Eppure – afferma – dopo un mese nulla di quanto enunciato è stato fatto. Avevo dichiarato che sarei stato vigile sull’applicazione dei principi contenuti in quella risoluzione e dopo aver constatato l’evoluzione non posso continuare a rappresentare il partito. La mia – conclude – è stata una scelta doverosa, un atto di coscienza”. Il segretario Mauro Chiaruzzi si dice stupito della decisione di Volpinari. “A distanza di poche settimane dall’approvazione unanime del suo stesso documento – dichiara– è sorprendente vedere una posizione del tutto diversa. Quella risoluzione – aggiunge Chiaruzzi – conteneva indicazioni precise e importanti sul rinnovamento del partito, del governo, sull’unificazione. Questioni la cui attuazione non può certo avvenire con tempi affrettati. Quello del Presidente – dichiara il segretario – mi pare un atto eccessivo senza alcuna motivazione. Sorprende poi questa sua affermazione di contrarietà al governo a quattro, dal momento che il partito non si è pronunciato su nessuna formula di governo, non è stata fatta alcuna scelta nè per una coalizione né per un’altra. Dichiararsi preventivamente rispetto ad una scelta ancora da fare – conclude Chiaruzzi - mi pare dimostri un inspiegabile atteggiamento di prevenzione”.
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