A poco più di 10 giorni dal voto per le regionali in Emilia Romagna sono arrivati 41 avvisi di chiusura indagine ai consiglieri regionali. Per tutti si ipotizza il reato di peculato nell'ambito dell'inchiesta sulle spese dei gruppi consiglieri avviata dalla Procura di Bologna e affidata ai pm Antonella Scandellari e Morena Plazzi con la supervisione del procuratore capo Roberto Alfonso e del suo vice Valter Giovannini. Per i capigruppo, i primi a essere iscritti nel registro degli indagati, si ipotizzano due contestazioni: la prima per le spese in proprio non pertinenti e la seconda per omesso controllo su quanto speso dai colleghi di partito. Facile, dunque, pensare, che per i capigruppo (i nove al momento in cui è scattata l'indagine) le cifre contestate siano piuttosto importanti.
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