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Rete e MDSMI sui fondi pensione: “In sei mesi una perdita di circa un milione di euro a causa di operazioni ad alto rischio”

19 ago 2016
Conferenza stampa Rete MdRete e MDSMI sui fondi pensione: perso circa un milione di euro in 6 mesi
Rete e MDSMI sui fondi pensione: perso circa un milione di euro in 6 mesi - Lamentano la mancanza di trasparenza nella gestione dei fondi del primo pilastro previdenziale e pun...
“Basta giocare d'azzardo con i nostri fondi pensione!” Un monito che Rete e Movimento Democratico San Marino Insieme lanciano dopo la risposta all'ultima interpellanza che chiedeva lumi proprio sui risultati dell’investimento da 10 milioni di euro - soldi attinti dal primo pilastro - presso un fondo lussemburghese, suggerito da un consulente sammarinese, nominato – fanno notare – senza bando. Ebbene, – spiega Elena Tonnini – in poco più di sei mesi (da dicembre scorso a giugno 2016) di quei 10 milioni si è perso l'8% delle risorse investite, pari ad oltre 800 mila euro. Cifra che sale a circa un milione se si considera il mancato rendimento determinato dal non aver affidato i soldi ad un fondo più sicuro. “Condizioni – evidenziano in coro - che fanno di questo investimento una operazione ad alto rischio”. C'è poi l'aggravante: nel frattempo sono stati investiti altri 40 milioni di euro, di cui una prima tranche da 18 milioni già collocata, ed una seconda da 22 milioni ancora in stand-by. Risorse – chiedono in coro – ora assolutamente da smobilitare”.
Dito puntato in particolare sul Consiglio di Previdenza, reo – accusa Sandra Giardi - di tenere un comportamento omertoso, passivo, per nulla trasparente sulla gestione dei fondi, con manifesta violazione del principio della avvedutezza. “I 400 milioni che costituiscono il primo pilastro – osserva Luca Lazzari – sono una riserva di valore, di sacrificio, un patrimonio collettivo rimasto ai sammarinesi, mentre intorno tutto il resto è debito. Nonostante il sistema finanziario sia ormai vicino al collasso – aggiunge - il Consiglio di Previdenza sposta somme ingenti e le affida ai circuiti digitali della finanza internazionale, in mano cioè a società multigiurisdizionali che lavorano specialmente sul mercato azionario asiatico. Si deve invece intervenire – insiste - su tutti i tre i fondi (servizi sociali, Fondiss e primo pilastro) con una normativa che fissi responsabilità civili e penali; che dia la possibilità di tracciare gli investimenti; che stabilisca parametri stringenti sulle competenze di chi gestisce questi fondi".
Nel video l'intervista a Emanuele Santi, Movimento Democratico San Marino Insieme.

sp

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