Il testo punta alla separazione delle carriere dei giudici e pm ed alla riduzione del tasso di politicizzazione delle toghe soprattutto nel Csm. Perplessità nell’opposizione. “C’è un elemento di manovra - commenta Pier Luigi Bersani - si vuole dare copertura sul piano politico generale e costituzionale al bricolage domestico dell’aggiustamento delle leggi ad personam, e continuare a non parlare dei problemi seri della giustizia”. Da Futuro e Libertà nessun no preventivo: “L’Italia ha bisogno di una riforma della giustizia - conviene il vicepresidente Futurista Italo Bocchino. Siamo disposti a discutere nel merito , condividiamo l’ipotesi della separazione delle carriere, meno la proposta delle modifiche dell’Alta Corte”. Secondo la bozza infatti non sarà più il Csm a processare i magistrati ma un’Alta Corte con membri indicati dal Colle, scelti dalle Camere ed eletti dalle toghe. Propositivi i Finiani dunque ma ad una condizione, anzi due: la riforma non deve prevedere norme ad personam e non deve essere punitiva nei confronti dei magistrati. Sulla bozza l’esecutivo ha già incassato il via libera della Lega. “Passerà” prevede Umberto Bossi, alla vigilia del Consiglio dei Ministri. Un gelido no comment arriva dai magistrati, che hanno deciso di non sbilanciarsi prima di leggere il testo.
Sara Bucci
Sara Bucci
Riproduzione riservata ©