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La riforma della legge elettorale monopolizza il dibattito politico italiano

30 lug 2012
La riforma della legge elettorale monopolizza il dibattito politico italiano
La riforma della legge elettorale monopolizza il dibattito politico italiano
Mentre il governo vuol stringere i tempi sulla spending review, oggi blindata con la fiducia al Senato per passare da domani alla Camera, le rassicurazioni di Berlino sull’Euro e sull’autonomia della Bce stabilizzano i mercati e continuano a raffreddare gli spread. E, mentre si rincorrono le voci di nuovi movimenti politici, da quello di Montezemolo che firma un “manifesto liberale” di Oscar Giannino ad una fantomatica “Lista Monti” di cui tutti però, a partire da Emma Bonino, smentiscono l’esistenza, è la riforma della legge elettorale a monopolizzare il dibattito politico. Oggi i toni sono certamente più bassi che nel weekend, ma non si sopisce il clima di sospetti tra Pdl e Pd, che teme un blitz del partito di Berlusconi con la Lega per varare un testo non condiviso. Per Cicchitto il Pdl e' pronto al confronto "anche sulle proposte che il Pd e l'Udc vogliano avanzare", ma invita il Pd a “non farsi saltare i nervi”. E dal Pd Finocchiaro replica: "l'atteggiamento del Pdl, che gioca su una doppia maggioranza, quella che sostiene il governo Monti e quella che, con la Lega, compie blitz come quello sulle riforme costituzionali, indebolisce l'esecutivo e la possibilita' reale di cambiare la legge elettorale". “No a diktat o ultimatum”, tuona Gasparri, che chiede un “confronto libero” in Parlamento ma annuncia una proposta con preferenze e premio al partito che prende piu' voti, da far esaminare nella “finestra” di lavori prevista nel calendario dell’Aula del Senato. E nella Lega Maroni avvia una “spending review interna”: “Ci prepariamo alla grande battaglia di autunno”, annuncia il neo segretario al comitato federale del Carroccio.

Da Roma Francesco Bongarrà

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