Logo San Marino RTV

San Marino: Augusto Casali lascia il Partito Socialista

13 gen 2015
San Marino: Augusto Casali lascia il Partito SocialistaCasali lascia il Partito Socialista
Casali lascia il Partito Socialista - Il presidente del Ps consegna la lettera di dimissioni alla Direzione "non mi riconosco in questo Ps...
“Non me la sento di fare il Presidente di un partito dove ai vertici ci sono uomini che utilizzano sistemi elettorali davvero poco edificanti”. Così Augusto Casali commenta la decisione di lasciare il partito socialista che, più di tutti, aveva contribuito a fondare. Le differenze nella linea politica, spiega, rientrano in normale dialettica. Ma questo modo di fare politica l'ho respinto oltre 10 anni fa: in quella circostanza sono rimasto solo, poi i fatti mi hanno dato ragione. Bisogna capire chi è per questo sistema e chi è contro, sottolinea. Le mie dimissioni sono un atto di coerenza, ribadisce. Io non ci sono stato 13 anni fa quando ero Segretario agli esteri. Le poltrone non mi interessano. Mi sono battuto in tutti i modi per ridare a questo Paese il partito socialista ma, commenta amaro, questo non è quello che sognavo. La lettera di dimissioni è datata 12 gennaio, Casali parte da “quel partito liquidato agli inizi del 2000 da un classe dirigente miope e incapace di leggere fatti rivelatisi poi, ai giorni nostri, devastanti sia per il movimento socialista, sia per gli stessi protagonisti, sia per la credibilità della politica sammarinese in generale. Ma le lezioni del recente passato non sono servite, scrive. Il Partito Socialista senza aggettivi si è rivelato deludente e il tempo, passato per tutti, pare non avere insegnato nulla. Sono rimasto negativamente colpito da quanto è stato reso pubblico ed ho potuto vedere in questi ultimi tempi su varie testate giornalistiche, riguardante alcuni esponenti socialisti colti a svolgere attività elettorali davvero poco edificanti. E ancor più imbarazzo, aggiunge, mi hanno procurato le giustificazioni addotte dai giovani protagonisti che, pensare, avrebbero dovuto rappresentare in qualche modo le nostre speranze future. Ho riflettuto molto prima di assumere decisioni per me molto dolorose, ma così come in passato ho rifiutato un certo modo di fare politica, oggi non posso fare a meno di prendere atto che il Partito Socialista senza aggettivi  che avevo sognato non è purtroppo quello che presiedo”. Le repliche sono rimandate a domani, dopo la direzione socialista convocata per questa sera.

Sonia Tura

Riproduzione riservata ©