Sanità: la maggioranza discute su risorse e servizi

Il tema della sanità è stato centrale, ieri, nel confronto di maggioranza, in piena attività per la definizione del bilancio dello Stato, che dovrà passare al vaglio del Consiglio Grande e Generale in dicembre. La Finanziaria, si è detto in più occasioni, sarà la cartina di tornasole per valutare la solidità della coalizione Bene Comune. Sull'ISS, stando alle indiscrezioni, si evidenzierebbero due scuole di pensiero: da una parte chi vorrebbe ridurre le risorse da destinare alla Sanità e Sicurezza Sociale, dall'altra chi invece vorrebbe rafforzarle. Il punto di sintesi dovrà trovarsi sui servizi, sulla possibilità, cioè, di mantenere il livello attuale. Diverse le ipotesi, fra le quali torna a fare capolino la possibilità di introdurre un ticket minimo, quello che viene definito “un contributo educativo”, che potrebbe essere a carico del contribuente per alcuni dei servizi richiesti. Anche in questo caso le scuole di pensiero sono più di una. Di fatto va affrontato seriamente il tena dei costi gestionali: oggi l'ISS destina per gli stipendi del personale in carico, risorse molto maggiori di quelle invece necessarie per garantire le prestazioni sanitarie in generale. “Di qui – ha dichiarato il Segretario alla Sanità, Francesco Mussoni, nel corso della conferenza pubblica di ieri sera sulla SLA - la necessità di fare una rigorosa riflessione politica sui servizi strategici da potenziare e quelli invece da ridurre. Non sono disponibile – ha detto – a ridurre il livello qualitativo dei servizi, nonostante il momento contingente, segnato dalla crisi economica da una parte e dalle difficoltà della maggioranza dall'altra”. Tra le emergenze Mussoni indica anche la revisione della dotazione organica, con l'urgenza di definire entro l'anno il fabbisogno del personale e di assicurare una maggiore autonomia organizzativa dell'ISS, rispetto ai temi di gestione dei dipendenti.