Traccia il quadro d'azione: in seno all'ONU, quale forum per trovare soluzioni ai problemi globali. Parte dall'agenda per lo Sviluppo Sostenibile definita lo scorso anno – e c'erano anche i Capitani Reggenti; progetto ambizione che integra tre dimensioni economica, sociale ed ambientale, originando una “visione comune del mondo che vogliamo”, lanciando la sfida: dare concreta attuazione a questa visione rispondendo alle aspettative: di protezione dei cittadini; di assunzione di responsabilità da parte degli stati; nell'anteporre, agli interessi nazionali, gli ideali di solidarietà e rispetto dei diritti.
Passa in rassegna le minacce: crisi umanitarie, terrorismo, tragedia dei grandi movimenti di migranti, aumento del populismo e dell'intolleranza.
Senza dimenticare i numeri. Dalla Siria: 270mila morti, quasi 5 milioni di rifugiati in Europa, oltre 6 milioni e mezzo di sfollati in patria. Nel mondo, 130 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria a seguito di conflitti.
Porta la posizione di San Marino, nella condanna alla violazione dei diritti e delle leggi internazionali, come nelle azioni concrete: partecipazione finanziaria ai programmi internazionali, adesione al progetto dei corridoi umanitari, ospitalità data ai migranti.
“Un piccolo contributo – dice - che il nostro micro stato ha dato con grande convinzione”. Invoca uno “sguardo unitario” che coniughi lo “sguardo lungimirante” contenuto negli obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con uno “sguardo ravvicinato” che faccia affrontare subito le emergenze.
Necessario un cambiamento culturale, nella consapevolezza che la cultura della convivenza sia l'unica modalità per affrontare le sfide della globalizzazione e che “solo riconoscendo il valore della persona in qualsiasi condizione o momento della vita, la diversità non sarà più ostacolo, ma risorsa”.
Rispetto integrale della persona: non più solo un obiettivo ma un fondamento su cui basare l'azione degli stati.
Incontri bilaterali: l'intervista al Segretario Valentini
Passa in rassegna le minacce: crisi umanitarie, terrorismo, tragedia dei grandi movimenti di migranti, aumento del populismo e dell'intolleranza.
Senza dimenticare i numeri. Dalla Siria: 270mila morti, quasi 5 milioni di rifugiati in Europa, oltre 6 milioni e mezzo di sfollati in patria. Nel mondo, 130 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria a seguito di conflitti.
Porta la posizione di San Marino, nella condanna alla violazione dei diritti e delle leggi internazionali, come nelle azioni concrete: partecipazione finanziaria ai programmi internazionali, adesione al progetto dei corridoi umanitari, ospitalità data ai migranti.
“Un piccolo contributo – dice - che il nostro micro stato ha dato con grande convinzione”. Invoca uno “sguardo unitario” che coniughi lo “sguardo lungimirante” contenuto negli obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con uno “sguardo ravvicinato” che faccia affrontare subito le emergenze.
Necessario un cambiamento culturale, nella consapevolezza che la cultura della convivenza sia l'unica modalità per affrontare le sfide della globalizzazione e che “solo riconoscendo il valore della persona in qualsiasi condizione o momento della vita, la diversità non sarà più ostacolo, ma risorsa”.
Rispetto integrale della persona: non più solo un obiettivo ma un fondamento su cui basare l'azione degli stati.
Incontri bilaterali: l'intervista al Segretario Valentini
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