Quello delle alleanze politiche è un quadro in movimento, con scene e colori che cambiano di ora in ora e che nell'imminenza della scadenza del 2 ottobre si fa via via più chiaro. Tramontato il dialogo fra Moderati e Per San Marino, che si era arenato su alcuni aspetti specifici, resta aperto il laboratorio che vede protagonisti UPR, Partito Socialista e Arengo e Libertà, sfociato nella coalizione “Intesa per il Paese”. Un sodalizio al quale si aggiungono i Moderati di Romeo Morri, che ricostituiscono così una collaborazione al vertice, che nei mesi scorsi ha visto particolarmente uniti Morri e Casali. Le collaborazioni sono in via di definizione e il confronto è serrato. Per ora i protagonisti si limitano a mettere in evidenza come la loro coalizione si ponga come alternativa a quella del “Bene Comune”. Cose fatte in casa di Sinistra Unita, dove insieme al Movimento Civico 10 si è dato vita alla coalizione “Cittadinanza Attiva”. Qualche abbandono illustre anche per SU, che sembra destinata a perdere Vanessa Muratori ed Enzo Colombini, anche se le conferme arriveranno dalla lista dei candidati, che ancora deve essere ufficializzata. Solo temporaneamente accantonato il progetto di Alessandro Rossi per una lista legata alla persone e non alle appartenenze politiche, “nella logica di un impegno – spiega lo stesso Rossi – delle persone di esperienza e capacità professionale, unite dalla volontà di portare un contributo fattivo indirizzato al bene del Paese”. Resta fuori dalle coalizioni “Per San Marino”, che sceglie di correre da solo e di portare all'attenzione degli elettori le proprie proposte, così come già da tempo ha scelto di fare altri due Movimenti: Rete e San Marino 3.0.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
Riproduzione riservata ©