La nostra Repubblica non è immune dalla crisi che a livello europeo sta mietendo molte vittime e posti di lavoro. Vi sono, infatti, oltre 1500 disoccupati. Di questi, circa 300, non percepiscono più alcuna indennità.
L’FMI (Fondo Monetario Internazionale) propone le solite ricette fatte di tagli allo stato sociale. I primi settori pubblici a essere duramente colpiti sono quelli della scuola, della sanità e più in generale della cultura. Questi tagli porteranno a un’inevitabile restrizione economica e a un aumento inesorabile della disoccupazione, in particolare giovanile. I giovani non hanno più prospettive occupazionali e molti padri di famiglia stentano a sbarcare il lunario.
Quella che stiamo vivendo è quindi una vera e propria “Emergenza del lavoro”, per cui occorre trovare, al più presto, soluzioni politiche concrete, che aiutino e sostengano chi in particolare ha perso il lavoro.
La “Dichiarazione dei Diritti” di questo Paese mette tutti sullo stesso piano. I cittadini dovrebbero avere pari dignità e pari possibilità di accedere al lavoro e nessuno, perciò, deve rimanere senza alcun sostegno economico.
Occorre entro breve mettere mano a un fondo di emergenza straordinario, che trovi le risorse per creare, ad esempio, “lavori socialmente utili” per quelle persone che si trovano al momento disoccupate.
E’ questa la richiesta emersa dalle parole dal Comitato dei lavoratori disoccupati, incontrati lunedì scorso nella nostra sede. Sinistra Unita appoggia e condivide in pieno le idee del Comitato, ponendosi al loro fianco, sostenendo la loro importante iniziativa di riunirsi in forma di cooperativa.
Sollecitiamo quindi il governo, le forze sindacali e imprenditoriali affinché si metta subito in atto una forte politica di solidarietà sociale, dando ai disoccupati nuove prospettive di lavoro e un futuro più sereno.
L’FMI (Fondo Monetario Internazionale) propone le solite ricette fatte di tagli allo stato sociale. I primi settori pubblici a essere duramente colpiti sono quelli della scuola, della sanità e più in generale della cultura. Questi tagli porteranno a un’inevitabile restrizione economica e a un aumento inesorabile della disoccupazione, in particolare giovanile. I giovani non hanno più prospettive occupazionali e molti padri di famiglia stentano a sbarcare il lunario.
Quella che stiamo vivendo è quindi una vera e propria “Emergenza del lavoro”, per cui occorre trovare, al più presto, soluzioni politiche concrete, che aiutino e sostengano chi in particolare ha perso il lavoro.
La “Dichiarazione dei Diritti” di questo Paese mette tutti sullo stesso piano. I cittadini dovrebbero avere pari dignità e pari possibilità di accedere al lavoro e nessuno, perciò, deve rimanere senza alcun sostegno economico.
Occorre entro breve mettere mano a un fondo di emergenza straordinario, che trovi le risorse per creare, ad esempio, “lavori socialmente utili” per quelle persone che si trovano al momento disoccupate.
E’ questa la richiesta emersa dalle parole dal Comitato dei lavoratori disoccupati, incontrati lunedì scorso nella nostra sede. Sinistra Unita appoggia e condivide in pieno le idee del Comitato, ponendosi al loro fianco, sostenendo la loro importante iniziativa di riunirsi in forma di cooperativa.
Sollecitiamo quindi il governo, le forze sindacali e imprenditoriali affinché si metta subito in atto una forte politica di solidarietà sociale, dando ai disoccupati nuove prospettive di lavoro e un futuro più sereno.
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