Sinistra Socialista Democratica dopo la riunione di venerdì mattina, conclusasi senza una sintesi comune sulle alleanze, continua a cercare una linea condivisa.
Tutto rimandato a dopo le riunioni delle direzioni di Psd e Sinistra Unita, previste rispettivamente per martedì e mercoledì. Le componenti di Sinistra Socialista Democratica, nell'incontro di ieri, non sono riuscite a trovare la quadra e la partita delle alleanze per le prossime elezioni resta piu' che mai aperta. Tre le ipotesi su cui si sta ragionando: l'accordo con Dc e Socialisti; quello con Repubblica Futura e magari l'aggiunta di Civico 10; oppure aprire un discorso con l'area movimentista.
Sinistra Unita e – sia pure in forma più sfumata – Laboratorio Democratico, non sarebbero favorevoli a nessuna opzione che includa il Pdcs e Socialisti; al tempo stesso una parte del Psd non perdona ad Ap l'improvvisa apertura della crisi e quindi scarta l'alleanza con Repubblica Futrura. C'è, inoltre, sempre nel Psd chi guarda ai movimenti, ma solo se decidessero di presentarsi uniti. Il consigliere indipendente Denise Bronzetti non pone pregiudiziali sui componenti dell'alleanza e ragiona sull'approccio alla soluzione dei problemi, in primis le difficoltà del settore bancario.
Permangono, dunque, differenti sensibilità ed è per questo che SSD, dopo la riunione di ieri, non ha divulgato l'annunciato comunicato di sintesi. In questi giorni, intanto, prosegue il dialogo, all'interno della Sinistra Socialista Democratica e anche con i possibili interlocutori esterni. “Si tratta di prendere la migliore decisione possibile per il paese e la fretta – osserva Marina Lazzarini del Psd – non è buona consigliera. Ogni passo, anche piccolo è importante. Ma una cosa è certa – afferma – non accettiamo diktat o pressioni da nessuno”. Del resto il puzzle delle alleanze in vista delle elezioni è ben lungi dall'essere delineato anche se il count down per la presentazione delle liste e delle coalizioni terminerà il 4 ottobre, se – come appare probabile – si andrà al voto il 13 novembre.
l.s.
Tutto rimandato a dopo le riunioni delle direzioni di Psd e Sinistra Unita, previste rispettivamente per martedì e mercoledì. Le componenti di Sinistra Socialista Democratica, nell'incontro di ieri, non sono riuscite a trovare la quadra e la partita delle alleanze per le prossime elezioni resta piu' che mai aperta. Tre le ipotesi su cui si sta ragionando: l'accordo con Dc e Socialisti; quello con Repubblica Futura e magari l'aggiunta di Civico 10; oppure aprire un discorso con l'area movimentista.
Sinistra Unita e – sia pure in forma più sfumata – Laboratorio Democratico, non sarebbero favorevoli a nessuna opzione che includa il Pdcs e Socialisti; al tempo stesso una parte del Psd non perdona ad Ap l'improvvisa apertura della crisi e quindi scarta l'alleanza con Repubblica Futrura. C'è, inoltre, sempre nel Psd chi guarda ai movimenti, ma solo se decidessero di presentarsi uniti. Il consigliere indipendente Denise Bronzetti non pone pregiudiziali sui componenti dell'alleanza e ragiona sull'approccio alla soluzione dei problemi, in primis le difficoltà del settore bancario.
Permangono, dunque, differenti sensibilità ed è per questo che SSD, dopo la riunione di ieri, non ha divulgato l'annunciato comunicato di sintesi. In questi giorni, intanto, prosegue il dialogo, all'interno della Sinistra Socialista Democratica e anche con i possibili interlocutori esterni. “Si tratta di prendere la migliore decisione possibile per il paese e la fretta – osserva Marina Lazzarini del Psd – non è buona consigliera. Ogni passo, anche piccolo è importante. Ma una cosa è certa – afferma – non accettiamo diktat o pressioni da nessuno”. Del resto il puzzle delle alleanze in vista delle elezioni è ben lungi dall'essere delineato anche se il count down per la presentazione delle liste e delle coalizioni terminerà il 4 ottobre, se – come appare probabile – si andrà al voto il 13 novembre.
l.s.
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