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Stefano Macina (Psd) su SmaCard

24 ott 2012
Stefano Macina (Psd) su SmaCard
Ho seguito in questi giorni il dibattito che si è creato attorno alla SMAC e il progetto presentato dal Governo, progetto che, dopo gli aggiustamenti che arriveranno dal confronto con i patner (Banche – Associazioni del Consumatori e di Categoria) deve essere messo in attuazione con celerità dopo le elezioni. Nel 2008 quando come Segretario di Stato alle finanze ho ripreso in mano una vecchia idea del 2002, ho intessuto diversi incontri con le banche, le associazioni di categoria del settore commercio, dei consumatori per focalizzare e dare vita ad una fidelity card, da attuarsi in stretta collaborazione con loro, che ampliasse la clientela e la fidelizzasse, agendo sull’individuazione di benefit a favore dell’utente e veicolando tramite la card azioni mirate al recupero di competitività per il settore commercio. Progetto da estendere poi ad altri settori come l’artigianato, il turistico e implementare il progetto facendo diventare la SMAC un vero e proprio borsellino elettronico. Nel dare attuazione alla SMAC si era partiti dal concetto base che uno Stato moderno, deve avere una carta dei servizi a disposizione dei propri cittadini in quanto: simbolo di un patto con i cittadini basato sulla trasparenza; strumento di interazione tra cittadino e Pubblica Amministrazione; risposta ed aderenza ai bisogni e alle aspettative dei cittadini; simbolo di costante impegno per la qualità nelle procedure e l’ottenimento della massima soddisfazione degli utenti; conquistare e fidelizzare il consumatore con uno strumento di sistema in un contesto commerciale competitivo, sempre più complesso, articolato ed aggressivo. Oggi possiamo dire che l’alto numero dei possessori della SMAC, l’uso costante che viene fatto ha agito sicuramente in maniera positiva sul circuito degli scambi commerciali dandogli impulso e vigore e ha portato ai possessori quote di risparmio talvolta superori anche a un aumento contrattuale.
Oggi l’Obiettivo del Progetto SMAC deve ancora maggiormente puntare a promuovere e valorizzare il territorio di San Marino ed il suo commercio creando una relazione profittevole con il contesto di riferimento e con quanti ci frequentano o potrebbero frequentarci per lavoro, turismo. La SMAC va quindi potenziata dotandola anche di un microchip, deve diventare uno strumento che aiuta a fare sistema, per questo deve essere in grado di: generare valore agli attori a vario titolo coinvolti nella promozione e valorizzazione del territorio e del commercio, dell’artigianato, del turismo sammarinesi; rinnovare e consolidare l’immagine del territorio e del commercio e del Turismo sammarinesi; riattivare una vera e concreta convenienza all’acquisto in Repubblica innescando un processo che genera un risparmio, diretto e tangibile per tutti, garantendo un aiuto concreto alle famiglie; uno strumento attraverso il quale lo Stato interviene con politiche di defiscalizzazione mirate e che hanno un riflesso positivo diretto sul Consumatore e attraverso un aumento delle vendite sull’Operatore;una carta anche dei servizi che permetta di facilitarne l’accesso e l’utilizzo anche della firma elettronica; uno strumento che deve entrare far parte della promozione commerciale e turistica del nostro territorio per attrarre nuovi visitatori e creare nuove occasioni di reddito.
Una fase 2 quella della SMAC che deve consolidare il positivo percorso avviato nel 2008, che deve continuare a coinvolgere i diversi attori che saranno poi gli artefici del suo successo in quanto utilizzatori, un progetto dello Stato per le famiglie, per il tessuto economico per far ripartire il nuovo “Sistema San Marino”.

Stefano Macina

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