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Tomassoni: poche luci e molte ombre nella legge quadro sulla disabilità

9 apr 2015
Tomassoni: poche luci e molte ombre nella legge quadro sulla disabilità
Tomassoni: poche luci e molte ombre nella legge quadro sulla disabilità
Duro il commento di Mirko Tomassoni alla legge quadro per i diritti delle persone con disabilità e al piano socio sanitario. Poche luci e molte ombre, scrive l'ex consigliere del psd che definisce il testo di legge varato quasi “di maniera” poiché demanda gran parte degli interventi necessari a successivi Decreti, senza i quali, si rischia di diminuire moltissimo la portata dell’intervento legislativo. In Consiglio, ricorda Tomassoni, è stato giustamente enfatizzato lo straordinario cambio di paradigma, riferendosi al passaggio dal “modello medico-assistenziale” a un “modello sociale della disabilità”. Quest’ultimo però va tradotto in scelte politiche e pratiche e, sottolinea, leggendo anche la Bozza del Piano Sanitario, non c’è alcun riferimento alla Legge Quadro appena varata, anzi si perpetua il modello “medico assistenziale”, dando l’impressione di ritrovarsi completamente proiettati nel passato. Allora, conclude Tomassoni, forse non c’è da stupirsi se la Commissione non sia stata rinominata benché scaduta da diversi anni, se i Decreti previsti dalla nuova Legge, alcuni dei quali attesi con urgenza da anni, in Tema di Lavoro, Scuola, Giustizia, Congedi Parentali, non siano stati ancora presentati, e soprattutto, è giusto non meravigliarsi se ancora a San Marino esistono barriere culturali e materiali, che non permettono di vivere senza discriminazioni e indipendentemente dalla disabilità. (comunicato integrale) Le parole amare di Mirko Tomassoni vengono subito riprese da Civico 10 che definisce la legge quadro sulla disabilità "una cornice senza dipinto". Compito della politica, scrive Civico 10, è emanare immediatamente i decreti delegati previsti e istituire la Commissione per l'attuazione della Convenzione. Non possiamo permetterci, conclude la nota, di affrontare la crisi senza tenere insieme le diverse parti della società, senza garantire sempre e comunque i diritti fondamentali di tutti e in particolare dei più deboli. (comunicato integrale)E di disabilità parla anche la Segreteria di Stato alla cultura ricordando l'incontro con tutto il mondo dell'associazionismo che si occupa di volontariato sociale, per discutere la bozza del decreto sul diritto all'educazione, istruzione, formazione e inclusione scolastica delle persone con disabilità. Le associazioni hanno chiesto di intervenire sui progetti ponte tra i vari ordini di scuola, di insistere sul concetto della continuità didattica e sulla qualificazione specifica anche del personale ausiliario della scuola. Da tutti, conclude la nota, il lavoro che si sta facendo sulla scuola viene considerato importante e efficace. L'auspicio è che la consapevolezza dei principi previsti dalla nuova legge sull'inclusione possa diventare patrimonio dell'intera società.(comunicato integrale)

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