L'Audizione del Comitato di Sorveglianza sul credito di imposta, al centro dei lavori della Commissione consiliare Finanze, non ha soddisfatto le aspettative dei commissari, sia di minoranza che di maggioranza.
La relazione redatta dal Comitato e illustrata in Aula da due componenti - Silvia Cecchetti e Irene Lonfernini - è di fatto il primo documento relativo all'attività semestrale prodotta da un organismo nuovo nell'ordinamento sammarinese e il lavoro iniziale è stato di ricognizione delle norme e di definizione delle procedure per la gestione delle pratiche.
Per tutti mancano i dati. Li chiede Francesco Mussoni della Dc, ricordando che servono per valutare l'incidenza del credito di imposta sul bilancio.
"Non abbiamo nulla qui per capire cosa sta succedendo", ribadisce Roberto Ciavatta di Rete. Si associa alla richiesta Luca Santolini di Civico 10 rilevando che prima dell'istituzione del Comitato c'erano ambiti di discrezionalità molto elevati nella gestione delle diverse pratiche da parte delle società di recupero crediti ma che, ha aggiunto, “non si capisce ancora se questa discrezionalità abbia portato a una impennata di cifre del credito di imposta, che è il motivo della creazione del comitato, e ce lo possono dire solo i numeri”.
Alessandro Mancini del partito socialista insiste per conoscere “il dato macroeconomico su quali sono stati i recuperi portati a casa e la percentuale”. E invita la politica a riflettere sullo strumento del credito di imposta che aveva senso quando le banche generavano degli utili.
Cecchetti e Lonfernini chiariscono però che non è compito del Comitato di sorveglianza fornire proiezioni numeriche del credito di imposta e la sua incidenza sul bilancio. Il Comitato “garantisce il corretto accertamento e lo ha fatto con la circolare che ne definisce i criteri rispetto alle procedure che prima erano lasciate totalmente ai fondi”. In sede di Comunicazioni, l'opposizione chiede di organizzare audizioni con i vertici di Banca Centrale, alla luce della recente nomina del presidente, per avere aggiornamenti sui fondi Fondiss, sulla riforma dello Statuto dell'istituto e sul Memorandum con Banca d'Italia.
Chiedono anche di incontrare i commissari liquidatori dei crediti Delta di Cassa di Risparmio, per conoscere gli sviluppi sulla cessione degli Npl, e con i vertici di Cassa per discutere del piano industriale. Il Segretario alle finanze Celli si impegna a inoltrare la richiesta, mentre propone di organizzare l'audizione con i vertici di Banca centrale dopo l'estate, in modo che il neo presidente abbia più tempo “per poter sviluppare un dossier su cui sta già lavorando, con inclusa la questione del Memorandum Banca d'Italia”.
La relazione redatta dal Comitato e illustrata in Aula da due componenti - Silvia Cecchetti e Irene Lonfernini - è di fatto il primo documento relativo all'attività semestrale prodotta da un organismo nuovo nell'ordinamento sammarinese e il lavoro iniziale è stato di ricognizione delle norme e di definizione delle procedure per la gestione delle pratiche.
Per tutti mancano i dati. Li chiede Francesco Mussoni della Dc, ricordando che servono per valutare l'incidenza del credito di imposta sul bilancio.
"Non abbiamo nulla qui per capire cosa sta succedendo", ribadisce Roberto Ciavatta di Rete. Si associa alla richiesta Luca Santolini di Civico 10 rilevando che prima dell'istituzione del Comitato c'erano ambiti di discrezionalità molto elevati nella gestione delle diverse pratiche da parte delle società di recupero crediti ma che, ha aggiunto, “non si capisce ancora se questa discrezionalità abbia portato a una impennata di cifre del credito di imposta, che è il motivo della creazione del comitato, e ce lo possono dire solo i numeri”.
Alessandro Mancini del partito socialista insiste per conoscere “il dato macroeconomico su quali sono stati i recuperi portati a casa e la percentuale”. E invita la politica a riflettere sullo strumento del credito di imposta che aveva senso quando le banche generavano degli utili.
Cecchetti e Lonfernini chiariscono però che non è compito del Comitato di sorveglianza fornire proiezioni numeriche del credito di imposta e la sua incidenza sul bilancio. Il Comitato “garantisce il corretto accertamento e lo ha fatto con la circolare che ne definisce i criteri rispetto alle procedure che prima erano lasciate totalmente ai fondi”. In sede di Comunicazioni, l'opposizione chiede di organizzare audizioni con i vertici di Banca Centrale, alla luce della recente nomina del presidente, per avere aggiornamenti sui fondi Fondiss, sulla riforma dello Statuto dell'istituto e sul Memorandum con Banca d'Italia.
Chiedono anche di incontrare i commissari liquidatori dei crediti Delta di Cassa di Risparmio, per conoscere gli sviluppi sulla cessione degli Npl, e con i vertici di Cassa per discutere del piano industriale. Il Segretario alle finanze Celli si impegna a inoltrare la richiesta, mentre propone di organizzare l'audizione con i vertici di Banca centrale dopo l'estate, in modo che il neo presidente abbia più tempo “per poter sviluppare un dossier su cui sta già lavorando, con inclusa la questione del Memorandum Banca d'Italia”.
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