“Non vorrei mai che sulla nomina del Rettore si riproponesse una scena imbarazzante e indegna come quella che si è consumata in Consiglio Grande e Generale per la Corte dei trust”. Così il coordinatore di Alleanza Popolare commenta le polemiche di questi giorni sulla scelta arrivata dal Senato Accademico. Non nomina il suo alleato di governo ma ripete che “la legge deve trovare applicazione”. Se qualcuno ritiene che la votazione non sia stata regolare valuterà ma, sottolinea Nicola Renzi, ho tutti gli elementi per credere che così non sia. Ci confronteremo con il Rettore indicato per vedere quale progetto universitario vuole attuare. Sono certo, aggiunge Renzi, che vorrà condividerlo con noi nel rispetto dell'autonomia dell'università e delle responsabilità della politica, scritte direttamente nella legge. La guerra non si fa sui nomi, sottolinea il coordinatore di ap. Io, ricorda, sono stato tra quelli che hanno sostenuto importanza del coinvolgimento del Consiglio nell'indirizzo dell'università, ma questo deve essere chiaramente un atteggiamento responsabile. Insomma se il Senato ha indicato un nome, lo si rispetta. Poi ci saranno tante altre figure, che dovranno essere selezionate con concorsi, per far funzionare al meglio l'Ateneo sammarinese. Per Renzi, in sostanza, il problema non esiste. L'autonomia, rimarca, vuole che il Consiglio rispetti e prenda atto della scelta del Senato accademico. Poi serve attenta collaborazione fra gli organismi universitari e quelli parlamentari. Il segretario del psd si schiera, ovviamente, al fianco di Giuseppe Morganti. La legge, ricorda Marina Lazzarini, è stata approvata pochissimo tempo fa dopo un confronto continuo con tutta la politica. Non è davvero il massimo metterla in discussione alla prima applicazione. Il Segretario alla pubblica istruzione, rimarca, non ha in alcun modo influenzato il giudizio del Senato accademico che ha indicato Petrocelli. Adesso, conclude il segretario del Psd, vedremo in Consiglio e non nel governo, quale sarà la soluzione. Certo, anticipa, se dovesse essere avversa a quella del Senato si creerebbe una frattura non auspicabile.
Sonia Tura
Sinistra Unita attacca Marco Gatti sottolineando che le sue affermazioni svelano la volontà della democrazia cristiana di far vincere il proprio candidato nel ruolo di Rettore della nostra università e conferma le contraddizioni interne alla maggioranza. La formula sammarinese che prevede la nomina consiliare del Rettore su proposta del Senato accademico, scrive SU, è già un compromesso al ribasso per chi crede nell'autonomia dell'università. E' evidente, conclude la nota, che tutto ciò non interessa alla democrazia cristiana.
Sonia Tura
Sinistra Unita attacca Marco Gatti sottolineando che le sue affermazioni svelano la volontà della democrazia cristiana di far vincere il proprio candidato nel ruolo di Rettore della nostra università e conferma le contraddizioni interne alla maggioranza. La formula sammarinese che prevede la nomina consiliare del Rettore su proposta del Senato accademico, scrive SU, è già un compromesso al ribasso per chi crede nell'autonomia dell'università. E' evidente, conclude la nota, che tutto ciò non interessa alla democrazia cristiana.
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