È tempo di fare il Governo. La legge prevede 15 giorni, ma il Segretario politico del PDCS non ha escluso di poter raggiungere l'obiettivo prima della scadenza. Intanto si sono aperti gli incontri con le forze politiche, con l'invito al tavolo anche a chi, come Rete, ha escluso un accordo di maggioranza con Democrazia e Libertà e quindi non rientra nella partita delle alleanze.
Ma questa fase non prevede preclusioni, poiché Dc e AR – che vogliono costruire un governo solido e coeso - sono consapevoli dell'importanza della collaborazione per garantire efficienza e capacità di risposte. Del resto, all'indomani del voto, la Dc anticipava questo approccio aperto e disponibile al confronto, lanciando un appello a mettere da parte gli scontri e a lavorare insieme per costruire il futuro.
Il primo partito ad aprire le pre-consultazioni è DOMANI Motus Liberi che rimarca come l'esito delle elezioni abbia premiato l'azione dell'Esecutivo, dando forza al tema della continuità. Al centro sfide che vedono i tre partiti in sintonia come digitalizzazione, innovazione, infrastrutture, mentre sull'Unione Europea è stato registrato un differente approccio. Motus ribadisce la propria posizione, che non è di contrarietà all'Accordo – spiega - ma di attenzione affinché la sua attuazione preservi competitività e ambiti identitari della Repubblica.
Il dossier Europa, considerato elemento prioritario del programma di Dc e AR - è invece ciò che più li unisce a Libera/Ps-Psd. Il confronto sui contenuti è stato già avviato prima delle elezioni ed oggi si è focalizzato su sanità, territorio e gestione del debito. La sfida è conciliare l'esigenza di continuità con la spinta al cambiamento. Domani toccherà a Repubblica Futura e a Rete.
Intanto la Coalizione a guida PDCS definisce positivi questi primi incontri “che hanno mostrato disponibilità al confronto – scrive - senza preclusioni. Riteniamo essenziale un confronto trasparente e inclusivo con tutti per creare un governo che rappresenti al meglio le esigenze di tutti i cittadini”, dicendosi fiduciosi che, “attraverso un dialogo aperto e costruttivo, si possano individuare soluzioni condivise”.
La prossima settimana la Dc riferirà in Direzione, che il Psd ha invece riunito ieri, ragionando su un Congresso da programmare per l'autunno. L'attenzione non è solo sulla trattativa per la formazione del nuovo Governo ma anche sulla prospettiva di partito: "Non vogliamo disperdere questo slancio ritrovato", sottolinea il presidente Luca Lazzari.