Jacky Hunt-Broersma, la protagonista di questa storia, aveva deciso di sfidare sé stessa correndo 100 maratone in 100 giorni, per poter battere un record di 95 corse di 2 anni fa, nel pieno della pandemia, primato appartenente ad una runner non disabile. Ma dopo che un'altra atleta britannica era salita a 101 maratone in altrettanti giorni, Jacky ha capito che doveva alzare la posta... e correrne almeno una di più.
Data d'inizio il 17 gennaio, quando ha coperto i classici 42,2 kilometri della maratona su un percorso anello creato vicino a casa sua in Arizona o, in alternativa, al chiuso in palestra su di un tapis roulant. E così giorno dopo giorno ha corso sinora 4300 km.
Questo nonostante sia disabile. Infatti ha purtroppo perduto la gamba sinistra dal ginocchio in giù a causa di un cancro, ma la passione per lo sport è rimasta viva. E grazie ad una protesi in fibra di carbonio, la famosissima Cheetah, continua ad allenarsi e ad iscriversi a diverse gare.
Jacky ha così raggiunto il suo obiettivo di correre 102 maratone in altrettanti giorni, stabilendo il record mondiale non ufficiale tra le donne. Ha però anche anticipato che non ha intenzione di fermarsi e che ne completerà (per sicurezza?) altre due, arrivando quindi a quota 104.
Il Guinness World Records non ha ancora risposto alla sua richiesta di certificazione. Di fatto possono volerci fino a 12 mesi prima che sia ratificato un record mondiale. Per il momento nel famoso libro viene citato quello maschile di maratone giornaliere consecutive dell'italiano Enzo Caporaso, nel 2019.
"Sono solo felice di averlo fatto, non posso crederci. La cosa migliore è stato l'incredibile supporto che ho ricevuto da persone in tutto il mondo che mi hanno contattato, dicendomi come questo li ha ispirati a spingersi oltre" ha commentato la runner.