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8 Maggio 1982 Zolder (Belgio)

Alle ore 21 di quel Sabato, Gilles Villeneue diventava per sempre leggenda

di Mirco Zani
8 mag 2020

Anche in questo 2020 è arrivato l'8 Maggio e per chi ama la "Formula 1" ma in particolare la "Ferrari" non è una data come le altre. Sono passati 38 anni da quel sabato pomeriggio dove sul "circuito di Zolder" si svolgevano le prove del "Gran Premio del belgio" quinta prova del "Campionato Mondiale di Automobilismo  Formula 1". Ma facciamo un passo indietro. Domenica 25 Aprile a Imola si corre la quarta prova del campionatoil "Gran Premio di San Marino" siamo ai giri finali le due macchine rivali dell'epoca, le Renault di Prost e Arnoux, erano fuori quindi Gilles, che conduceva il Gp, si vede esporre dai box il cartello "Slow". Il pilota franco canadese sa che alle sue spalle c'è il compagno di scuderia "Didier Pironi" e interpreta il messaggio come un invito a rallentare l'andatura tanto nessuno può a questo punto insediargli il primo posto e quindi la vittoria della gara. Pironi raggiunge e supera Villeneue che vista l'amicizia che lega i due anche fuori dal mondo dei motori, pensa sia una messa in scena per dare spettacolo al pubblico e rendere il finale di gara più avvincente. Tuttavia, il canadese, si accorse proprio alla fine che Pironi stava facendo sul serio e l’ultimo attacco di Didier alla "curva della Tosa," quando le ruote delle due rosse quasi si toccarono, fu la conferma che quella era una competizione vera. Infatti, Pironi andò a vincere scatenando l’ira di Villeneuve, il quale, appena uscito dall’abitacolo, non esitò a definirlo “il bastardo” che gli aveva rubato il successo.



E' con questo spirito che la carovana rossa va verso il Belgio, e quell'8 maggio Gilles uscì velocissimo dai box, non aveva tempo da perdere, doveva recuperare, doveva mettere le ruote della sua Ferrari davanti a quelle di Pironi alla partenza. Così il pilota della Ferrari si butta in pista a tutta forza. A 260 Km all'ora arrivò al curvone, con le gomme consumate dai giri precedenti, ma disposto a tutto. A trecento metri da lui vide un'auto che viaggiava lenta, a sinistra, proprio sulla traiettoria che avrebbe dovuto percorrere. Era la monoposto di "Jochen Mass" che, accortosi dell'arrivo velocissimo di Villeneuve stava per spostarsi dalla traiettoria migliore. Un attimo prima il ferrarista aveva deciso di sorpassarlo dall'altra parte, è bastato un tocco lieve tra le due macchine, la Ferrari si impenna e sbatte violentemente più volte. Villeneuve viene sbalzato fuori dall'abitacolo, i soccorsi sono veloci, ma l'impatto è tremendo e non lascia scampo al pilota canadese, che si spegne all'ospedale poco dopo il suo arrivo, l'orologio segna le 21. Gilles non c'era più, forse il preferito di sempre da Enzo Ferrari.




Si spegneva per sempre la vita taerrena di Gilles Villeneue, ma si accendeva la luce dell'immortalità di un campione amato da tutti per la genialità e il coraggio, più dei record o delle vittorie che a Gilles sono mancate.



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