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Laura Pausini: "In tv con le mie canzoni di Natale"

28 nov 2016
Festoni colorati, lucine a intermittenza, fiocchi rossi e argento, persino la neve finta.
Manca un mese a Natale, ma c'è già aria di feste a Disneyland Paris, con Laura Pausini madrina d'eccezione per l'accensione ufficiale delle luminarie del parco. "Il Natale per me è sempre stata una festa felice, in famiglia, con brodo, cappelletti e lesso; la messa di mezzanotte, il presepe, l'albero, la tombola; e io che mi vesto di rosso", racconta allegra la cantante di Solarolo, che quest'anno si è "regalata" Laura Xmas, un disco di canzoni natalizie, in salsa swing (uscito il 4 novembre per Warner Music). "Era tanto che volevo farlo, ma finora mi era stato detto sempre no. Dopo 15 anni finalmente è stata la volta buona". La sfida è stata uscire dal solco segnato del pop. "Il mondo swing mi affascina da sempre, da quando, ragazzina, facevo piano bar.
Non mi sono preparata in modo particolare, anche perché quando canto non mi pongo più molti problemi. Canto quello che mi piace, non per essere perfetta ma per il bisogno stesso di cantare. E chissà che il prossimo album non segua ancora questa linea", spiega, attorniata come da tradizione da tutta la tribù Pausini, figlia Paola compresa che piroetta felice vestita da fatina: per lei - svela - ha realizzato due dischi, conservati con cura ("Sono nel mio testamento: uno è sul cinema. Sarà Paola a decidere se renderli pubblici o tenerli per sé"). Per la presentazione ufficiale di Laura Xmas ha scelto Disneyland - dove è stata protagonista di un mini show di quattro canzoni a parco chiuso, vestita da 'regina del ghiaccio', davanti al castello delle fiabe - e Parigi: "E' una città che ha celebrato un momento triste, ma festeggiare significa ricominciare a sperare", dice ricordando la strage al Bataclan. Il disco, prodotto da Patrick Williams, contiene 12 classici della tradizione da Let it snow! Let it snow! Let it snow! all'intramontabile Jingle Bells, passando per Have yourself a Merry Little Christmas ("la mia preferita, è dedicata a Ella Fitzgerald"), Oh happy day e Santa Claus is coming to town. Nella versione italiana è incluso anche Astro del ciel.
"Volevo tornare alla mia infanzia, con le canzoni che davvero ascolto. Il mio riferimento? Beh, certamente Michael Bublé". Si parla del nuovo disco, certo, ma non solo. "Vorrei riposarmi, ma proprio non ce la faccio a stare ferma. Dopo un po' mi annoio", avverte Laura che per sé sceglie la definizione di "cantante italiana che viaggia il mondo". E anche se i prossimi mesi si annunciano più tranquilli, perché "ho bisogno di ritrovarmi un po', di viaggiare, conoscere gente e dedicarmi al nuovo disco. Anche se un nuovo disco, significherà poi anche un nuovo tour, ma magari nei palasport, per poter arrivare ovunque", i progetti non mancheranno. Già volata nuovamente a Miami, per gli impegni tv oltreoceano nel talent La Banda di cui è giudice per il secondo anno consecutivo, il 15 dicembre sarà protagonista, su Canale 5, di una puntata del nuovo programma di Maria De Filippi House Party.
"Si dovrebbe chiamare LauraXmas Special Party - rivela -. Non sarà un vero e proprio concerto, ma avrò la possibilità di cantare i brani natalizi del mio nuovo album, con orchestra e coreografie". Evidentemente con il piccolo schermo il feeling c'è, considerando anche la fortunata parentesi in Rai di Laura & Paola, lo show con l'attrice Paola Cortellesi, che sarà replicato. "Quando? Difficile a dirsi. Sicuramente non nel 2017 perché i nostri impegni non ce lo permettono, vedremo nel 2018 se sarà possibile". Nell'immediato, invece, chi la immaginava alla co-conduzione del Festival di Sanremo dovrà attendere ancora. "Dal 10-11 gennaio sarò di nuovo via dall'Italia e tornerò solo a maggio. Non ci sarò, quindi, ma il festival lo vedrò comunque". E da italiana che gira il mondo, nota come "il nostro passato salva tutto, perché il nostro presente all'estero non è così apprezzato. E non solo per la politica. Non abbiamo avuto il coraggio di investire nel patrimonio artistico e culturale che abbiamo". C'è tempo anche per parlare della bufera del secondary ticketing: "E' una questione che va regolamentata, come succede già negli Stati Uniti. La mia idea è che i biglietti nominali possano essere una soluzione".


(ANSA).

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