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Mattoni con le microalghe

Questi bio-blocchi, non solo “catturano” il carbonio, ma anche garantiscono un processo produttivo a basse emissioni e con ridotto consumo energetico.

di Roberto Bagazzoli
18 ott 2023
Immagine dal sito Prometheus Materials
Immagine dal sito Prometheus Materials

La ricerca per trovare materiali sempre meno invasivi per la vita del pianeta è costante, nel settore edile sono tante le innovazioni.

Le microalghe, sono veloci nel loro ciclo di crescita, hanno già trovato impiego in diversi settori, dalla cosmetica all’industria alimentare, passando per l’agricoltura e la produzione di carburanti biologici. Ma ora, grazie ad alcune ricerche svolte da SOM e Prometheus Materials, (come racconta Greenme) queste stesse alghe stanno dimostrando di avere un potenziale rivoluzionario anche nell’edilizia.



La loro scoperta ha portato alla creazione di mattoni in bio-muratura, proponendo un’alternativa ecologica al tradizionale cemento e ai mattoni di argilla. Questi bio-blocchi, non solo “catturano” il carbonio, ma anche garantiscono un processo produttivo a basse emissioni e con ridotto consumo energetico.

Con l’industria del calcestruzzo che continua a presentare un’elevata impronta di carbonio – una tonnellata di cemento può emettere fino a 600 kg di CO2 – è evidente la necessità di cercare alternative più sostenibili.

Il calcestruzzo tradizionale, infatti, rilascia significative quantità di gas serra, soprattutto durante le fasi di cottura e pre-calcificazione.

Da qui l’idea visionaria di SOM e Prometheus Materials: sfruttare le microalghe per realizzare bio-mattoni e evitare i processi produttivi ad alta emissione di CO2.


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